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Attualità Rimini

"Mi muovo in bici" a un punto morto?

In foto: dal video dei Grilli pensanti
dal video dei Grilli pensanti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 5 ott 2017 16:33 ~ ultimo agg. 6 ott 13:56
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Riproponendo come in altre occasioni la modalità del videoreportage, l’associazione Grilli Pensanti di Rimini fa il punto della situazione sul servizio “Mi muovo in bici”, attivato per consentire l’utilizzo di bibiclette adibite al bike sharing in diverse postazioni cittadine. Ma la realtà è ben poco incoraggiante: riconoscendo il peso dell’inciviltà dei cittadini, la domanda finale è se si trattava di un servizio necessario o di un servizio che “serviva ma è stato gestito in malo modo?”.

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“L’idea di fondo, molto lodevole – scrivono i Grilli Pensanti – era quella di offrire ai cittadini la possibilità di muoversi utilizzando una bicicletta pubblica prelevandola da una stazione per poterla lasciare in una qualunque altra stazione della città dopo l’utilizzo”. Ma oggi “Delle nove stazioni progettate inizialmente ce ne sono attive solo quattro. In ogni stazione gli stalli attivi e funzionanti sono veramente esigui (tre o quattro su dieci) e per quanto riguarda il parco biciclette la situazione è ancora più triste. Da un sopralluogo effettuato, la quasi totalità delle biciclette è risultata fuori uso per via delle gomme bucate o sgonfie o per la mancanza di componenti come la sella.

“Il sito Mi Muovo in Bici indica un tempo medio di utilizzo di 12 minuti ma evidentemente questo era l’obiettivo sperato perché monitorando le varie stazioni giorno dopo giorno la situazione è ben diversa. A mezzanotte le biciclette, quelle poche funzionanti, non sono rientrate negli appositi alloggi, il che significa che chi le preleva se le porta a casa e le utilizza a proprio piacimento senza rispettare le regole del bike sharing. A fronte di un comportamento quanto meno incivile di chi si appropria di un bene pubblico o lo utilizza come cassonetto per i rifiuti c’è sicuramente una scarsa attenzione e cura da parte dell’amministrazione che, attivato un servizio, non si è preoccupata di renderlo effettivo tramite una ordinaria manutenzione ed il controllo del corretto utilizzo, magari anche prevedendo delle sanzioni nei confronti di chi abusa di tale servizio a scapito della collettività”.

Sul tema arriva la risposta dell’Amministrazione Comunale di Rimini, che si dice ben consapevole del problema tanto da non escludere l’ipotesi di un servizio ex novo.
L’Ufficio Mobilità del Comune di Rimini sta da tempo sollecitando la società privata che dal 2013 ha in gestione le due linee di bike sharing cittadine (rossa e verde) a mettere mano ai disservizi nella manutenzione e nell’erogazione del servizio più volte sollevati negli ultimi mesi. Proprio in questi giorni – fa sapere l’Amministrazione Comunale – il gestore si è impegnato a presentare in tempi rapidi all’amministrazione comunale una proposta di riqualificazione e di potenziamento, alla luce delle incongruità dimostrate dallo stesso dal 2013 ad oggi.

L’Ufficio di Mobilità del Comune di Rimini, anche ma non solo in considerazione delle difficoltà del gestore, nei mesi scorsi ha messo in atto una serie di iniziative- la principale, un sondaggio somministrato agli utenti – che rimarcano la necessità di riconsiderare il servizio, armonizzandolo con gli interventi realizzati, quelli in atto e l’aumento delle piste ciclabili, compresa l’apertura dell’hub della velostazione.

Nell’ultimo consiglio Comunale – ricorda l’Amministrazione – rispondendo a un’interrogazione, è stata lo stesso assessore Roberta Frisoni a spiegare che il servizio come è oggi va riqualificato, migliorato e ampliato, e per questo il Comune di Rimini sta ragionando concretamente sull’opportunità di creare un servizio totalmente nuovo, gestito autonomamente, mutuando i migliori moduli organizzativi oggi in essere in Europa. Per questo il Comune, di recente, ha candidato un progetto di ampliamento del bike sharing ai fondi del collegato ambientale.

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