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“Dio a modo mio”. All’assemblea diocesana la ricerca su giovani e fede

Si intitolava “Per una Chiesa in ascolto dei Giovani” l'assemblea diocesana che si è svolta sabato pomeriggio in Sala Manzoni a Rimini. Un momento di riflessione e incontro all'inizio di un pastorale che la diocesi ha pensato di dedicare proprio ai giovani. Ospite Paola Bignardi che ha recentemente pubblicato la ricerca “Dio a modo mio: giovani e fede in Italia”. In una società in cui il tempo viene misurato in byte dove la tecnologia impera c'è ancora posto per Dio? E' la domanda al centro della ricerca condotta da Paola Bignardi e Rita Bichi, presentata all'assemblea che la diocesi di Rimini ha dedicato ai giovani all'inizio di un anno in cui saranno protagonisti dell'attività pastorale. Se nel 2013 il 56% dei ragazzi dai 19 ai 29 anni battezzati diceva di credere alla religione cristiana, nel 2016 sono scesi al 50%. Il 23% si considera ateo, erano il 15% nel 2013. Si è più religiosi al sud che al centro nord: 56,5 contro 47%, credono più le donne degli uomini: 54,9% contro il 46,8. Partecipa a riti religiosi una volta alla settimana solo l'11,3% di quelli che sono detti credenti, il 24,6% mai. Dalle 150 interviste fatte emerge una fede nei millenials “ a modo mio”, dove c'è Dio, ma poco Gesù, dove non c'è la chiesa che viene anche molto criticata ma c'è un grande amore per Papa Francesco.

l'assemblea di sabato

Si intitolava “Per una Chiesa in ascolto dei Giovani” l’assemblea diocesana che si è svolta sabato pomeriggio in Sala Manzoni a Rimini. Un momento di riflessione e incontro all’inizio di un pastorale che la Diocesi ha pensato di dedicare proprio ai giovani. Ospite Paola Bignardi che ha recentemente pubblicato la ricerca “Dio a modo mio: giovani e fede in Italia”.

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In una società in cui il tempo viene misurato in byte dove la tecnologia impera c’è ancora posto per Dio? E’ la domanda al centro della ricerca condotta da Paola Bignardi e Rita Bichi, presentata all’assemblea che la diocesi di Rimini ha dedicato ai giovani all’inizio di un anno in cui saranno protagonisti dell’attività pastorale. Se nel 2013 il 56% dei ragazzi dai 19 ai 29 anni battezzati diceva di credere alla religione cristiana, nel 2016 sono scesi al 50%. Il 23% si considera ateo, erano il 15% nel 2013. Si è più religiosi al sud che al centro nord: 56,5 contro 47%, credono più le donne degli uomini: 54,9% contro il 46,8. Partecipa a riti religiosi una volta alla settimana solo l’11,3% di quelli che sono detti credenti, il 24,6% mai. Dalle 150 interviste fatte emerge una fede nei millenials “ a modo mio”, dove c’è Dio, ma poco Gesù, dove non c’è la chiesa che viene anche molto criticata ma c’è un grande amore per Papa Francesco.