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Attualità Rimini

Chiusura e demolizione per il Bar Tricheco. Coi lavori in piazza Malatesta è tornato 'abusivo'

In foto: Da sinistra Pasquale Balzano con il socio e amico Riccardo Betti
Da sinistra Pasquale Balzano con il socio e amico Riccardo Betti
di Andrea Polazzi   
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sab 21 ott 2017 13:19 ~ ultimo agg. 22 ott 15:44
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Dopo 37 anni di attività, costretti a chiudere e demolire la struttura. E’ il destino del Bar Tricheco di piazza Malatesta a Rimini. Le porte del locale di Riccardo Betti e Pasquale Balzano dovranno chiudere in 5 giorni e poi, a proprie spese, dovranno procedere a demolire tutto. Lo rende noto la Confcommercio. Oggetto del contendere con l’amministrazione è il fabbricato post-bellico esistente da 67 anni, di cui i due soci hanno rilevato la concessione nel 1981 da un privato e che insiste su un’area comunale, per la quale viene pagato un canone trimestrale. Con la riqualificazione di piazza Malatesta però l’autorizzazione è stata cancellata e il fabbricato è tornato a tutti gli effetti abusivo. “Con la nostra attività se ne va un pezzo della storia di Rimini e anche il capitale che ci siamo costruiti in una vita di lavoro – racconta Riccardo Betti. Siamo veramente dispiaciuti di dover abbandonare il bar e anche preoccupati per il futuro, proprio adesso che con i lavori in centro speravamo di lavorare di più. Inoltre, avevamo trovato chi ci sarebbe subentrato con un accordo di massima già avviato con un’azienda internazionale di abbigliamento che era pronta a investire, sviluppando e arricchendo l’area con un bellissimo progetto, ma è ovviamente saltato tutto”. Già nel marzo scorso c’era stata una prima avvisaglia di quello che sarebbe potuto accadere: i soci avevano ricevuto la comunicazione di sospensione della licenza edilizia. Il primo passo che ha portato poi alla revoca della licenza di pubblico esercizio. “Abbiamo fatto ricorso, pagato legali e tecnici, ma il solo risultato che abbiamo ottenuto è quello di poter lavorare fino al 13 ottobre scorso. Ora dobbiamo chiudere e poi provvedere alla demolizione dell’immobile entro 90 giorni, perché il fabbricato non possiede più il permesso edilizio. Anche la demolizione è a nostre spese e questa, oltretutto, ci sembra un’ulteriore ingiustizia”.