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Politica Rimini

Castel Sismondo "felliniano". La bocciatura di Renzi

In foto: Castel Sismondo
Castel Sismondo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 8 ott 2017 08:32 ~ ultimo agg. 7 ott 23:39
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Nel Consiglio Comunale di giovedi sera la maggioranza ha respinto la Mozione “No alla riduzione di Castel Sismondo a contenitore del Museo Fellini” presentata da Gioenzo Renzi. E il consigliere di Fratelli d’Italia ribadisce le sue motivazioni ricordando la spesa di 9 milioni di euro ottenuti dal Ministero dei Beni Culturali per un progetto che per Renzi poco ha a che vedere con la valenza storica del sito, come invece sarebbe stat un recupero “malatestiano”.

“L’Amministrazione Comunale prevede un uso “univoco” del Castello, con le sale rinascimentali che diverranno “ botteghe” allestite per la ricostruzione dei set felliniani. Il Museo di Fellini si espanderà in tutta l’area, dalla Casa del Cinema Fulgor fin dentro il Castello e sulle cosiddette “arene” per spettacoli di Piazza Malatesta con il CircAmarcord che prevede una specie di “luna Park”.

Per il Sindaco Gnassi è più importante il Museo Fellini con il Circ- Amarcord e le arene spettacoli che Sigismondo Malatesta con il suo Castello e il Rinascimento italiano. Tutto questo avviene proprio nel seicentenario della nascita di Sigismondo, quando Castel Sismondo, a maggior ragione, doveva essere valorizzato come il Museo naturale del Signore di Rimini che lo realizzò, di Filippo Brunelleschi il grande architetto che lo progettò, dei protagonisti del Rinascimento italiano, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Agostino di Duccio, Matteo de’ Pasti che collaborarono con il Malatesta per realizzare il capolavoro del Tempio Malatestiano.

La stessa riqualificazione di Piazza Malatesta – prosegue Renzi – privilegia la realizzazione delle arene per spettacoli ( la prima tra il retro del Teatro e il Castello, la seconda con una cavea a ridosso del Campone, la terza a lato del Teatro di fronte a Santa Colomba), più che la valorizzazione di Castel Sismondo.  Non per niente insistono sulla Piazza Malatesta il vincolo di inedificabilità assoluta del 1915 per assicurare la prospettiva di Castel Sismondo e il vincolo archeologico del 1991 a tutela delle aree sovrastanti le mura tardo imperiali e l’antico fossato del Castello.

Ho sempre sostenuto in Consiglio Comunale la necessità di spostare il mercato ambulante e di liberare dalle auto Piazza Malatesta ( era nel mio programma di candidato a Sindaco del 2011 quando Gnassi era contrario), per riportare alla luce il fossato attorno al Castello, liberarlo dagli interramenti, per fare “riemergere” il Castello di 5-6 metri e “restituirlo” imponente, anche nel confronto con il Teatro ricostruito. Sarebbe stata un’opera di importanza storica per la città che avrebbe fatto del Castello e di Piazza Malatesta un luogo di forte attrazione culturale e turistica e “cambiato la percezione” della città . Invece, nonostante le previsioni dei PRG e del Piano Strategico, e la contrarietà degli studiosi, l’Amministrazione Gnassi ha realizzato, davanti al Castello, un giardinetto delimitato da un “poco compatibile” muretto di cemento armato di 50 cm. rivestito di pietra “lessinia” che evoca malamente la “falsa braga” interrata. La città ha perduto, ancora, una opportunità storica“.