Il Baseball Rimini campione d'Italia ospite del Panathlon Club Rimini

Serata da ricordare, quella che il Panathlon ha dedicato al baseball. Per la conviviale di ottobre si è parlato dello scudetto appena vinto dai Pirati, il tredicesimo della gloriosa storia del club presieduto da Rino Zangheri. Nella cornice del ristorante “Quo Vadis” il titolo dell’appuntamento è stato “BASEBALL RIMINI CAMPIONE D’ITALIA”, con folta presenza del gruppo dirigenziale riminese, nonché del manager, Paolo Ceccaroli, e di uno dei protagonisti sul diamante, Riccardo Bertagnon.

Sono stati rivissuti i momenti delle due straordinarie serie playoff che hanno portato Rimini da mina vagante ad autorevole contender per lo scudetto, poi vinto con merito.

È stato anche passato in rassegna il panorama del baseball giovanile riminese, con nota di merito per lo scudetto Under 15 vinto dai Torre Pedrera Falcons.

Le parole dei protagonisti

RICCARDO BERTAGNON – CATCHER: “Il ricordo della serie del 2016 con Bologna? Certo, era presente in noi, ma non in maniera eccessiva. Con Bologna è stata una gran serie in semifinale, una vittoria che ci ha dato lo sprint giusto per poi vincere la finale con San Marino. In quel mese abbiamo espresso alla grande il nostro gioco, siamo naturalmente felicissimi di come è andata”.

PAOLO CECCAROLI – MANAGER: “San Marino geograficamente è più vicina, ma la serie più sentita è quella con Bologna, non fosse altro perché affonda le radici in tempi più lontani. Tecnicamente quest’anno i bolognesi sono stati superiori a tutti in regular season e batterli ci ha dato la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo. Al di là delle due sconfitte in semifinale, nei playoff non abbiamo sbagliato sostanzialmente mai la partita. Gara1 coi felsinei? Avrebbe potuto pure finire con una loro vittoria, ma dubito che poi avremmo perso 0-3. La squadra c’era, era viva e l’ha dimostrato col passare dei giorni”.

Il condottiero dei neroarancio è poi passato a commentare il tema che ha fatto incrociare baseball e calcio nelle scorse settimane, vale a dire le dichiarazioni del tecnico della Juventus, Allegri, sulle pause lunghe nel “batti e corri”…
“Non credo abbia detto quelle cose per mancanza di rispetto – dichiara ‘Ciga’ –. Credo che, da parte sua, sia solo poca conoscenza della materia. Sono due sport molto differenti ed è anche vero che ci sono delle pause. Negli Stati Uniti, del resto, questo tipo di pause ‘aiutano’ gli impianti a livello di incassi con intrattenimento e ristorazione. Bisogna capire, questo è vero, come si potrebbe velocizzare il gioco qua nella nostra Italia. Si potrebbe ragionare su ridurre alcune pause. Non è facile, ma la riflessione può e deve essere fatta”.