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Cultura Riccione

A Vitaliano Trevisan il Premio Riccione per il Teatro

di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 24 set 2017 12:19
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E’ Vitaliano Trevisan il vicintore del Premio Riccione per il Teatro. Ieri sera, in piazzale Ceccarini, si è celebrata la 54a edizione della manifestazione che pochi giorni fa ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica.

Nato nel 1947, il più longevo concorso italiano di drammaturgia ha festeggiato i suoi primi 70 anni con una serata-evento presentata da Graziano Graziani (Radio 3) e dall’attrice Silvia D’Amico. Alla serata, culminata con la premiazione dei vincitori del concorso, ha partecipato anche la giuria, presieduta da Fausto Paravidino e composta dallo stesso Graziani e da Giuseppe Battiston, Arturo Cirillo, Emma Dante, Federica Fracassi, Claudio Longhi, Renata Molinari, Laurent Muhleisen e Christian Raimo.

 

Assegnato con cadenza biennale all’autore di un testo teatrale (in italiano o in dialetto) ancora non rappresentato, il Premio Riccione per il Teatro (5000 euro) è andato a Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel dell’autore vicentino. Nato a Sandrigo (Vicenza) nel 1960, Trevisan è uno dei più affermati scrittori e drammaturghi italiani e ha già ricevuto una menzione speciale al Premio Riccione nel 2015. Per il teatro ha curato l’adattamento di Giulietta di Federico Fellini e ha scritto, tra gli altri, Il lavoro rende liberi e Solo RH, portati in scena rispettivamente da Toni Servillo e Roberto Herlitzka; di recente ha inoltre adattato Il giocatore di Dostoevskij. Al cinema ha lavorato come attore e sceneggiatore in diversi film, tra cui Primo amore di Matteo Garrone.

 

Trevisan ha superato gli altri finalisti Carlotta Corradi (Nel bosco), Francesca Garolla (Tu es libre) e Fabio Massimo Franceschelli (Damn and Jammed). Tutti i finalisti restano comunque in gara per un premio di produzione da 15.000 euro, assegnato per favorire la rappresentazione dell’opera presentata in concorso. Franceschelli ha inoltre conquistato la menzione speciale “Franco Quadri” (1000 euro), riservata al testo che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria. Nato a Roma nel 1963, Franceschelli si alterna tra saggistica e drammaturgia, critica e narrativa. È autore di commedie, monologhi e drammi rappresentati in Italia e all’estero, ed è redattore della rivista di drammaturgia contemporanea Perlascena.

 

Come accade da molti anni, il concorso – organizzato da Riccione Teatro e dal Comune di Riccione con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di Hera – riserva un riconoscimento a sé agli autori under 30, il prestigioso Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” (3000 euro). In questa categoria è risultato vincitore Pier Lorenzo Pisano con Per il tuo bene, storia di una famiglia che cerca di superare con leggerezza un momento difficile. Anche questa, come ogni famiglia, ha le sue regole. E si basano tutte sul ricatto d’amore. Nato a Napoli nel 1991, laureato in conservazione dei beni culturali a Venezia, Pisano ha studiato come attore, perfezionandosi alla Guildhall School of Music and Drama di Londra, e ha approfondito il suo interesse per la scrittura teatrale con Michele Santeramo, Stefano Massini e Mark Ravenhill. Ha già ottenuto i primi riscontri come drammaturgo e sceneggiatore (premi Hystrio e Solinas, tra gli altri) e ha lavorato anche come assistente alla regia e montatore cinematografico. Di recente si è diplomato al corso triennale di regia del Centro sperimentale di cinematografia. In finale, Pisano ha superato Christian Di Furia (Un pallido puntino azzurro), Riccardo Favaro (Nastro 2), Tatjana Motta (Nessuno ti darà del ladro) e Pier Lorenzo Pisano (Per il tuo bene). I finalisti partecipano anche in questo caso all’assegnazione di un premio di produzione (10.000 euro).

 

Quest’anno è stato inoltre introdotto un Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, assegnato fuori concorso a una personalità capace di aprire nuove prospettive al mondo del teatro. Il premio è andato a Chiara Lagani, attrice e drammaturga ravennate, fondatrice della compagnia Fanny & Alexander. A decidere il vincitore, che sarà protagonista di una personale al prossimo Riccione TTV Festival, è stato un comitato scientifico formato dai critici di quattro riviste: Lorenzo Donati (Altre Velocità), Francesca Pierri e Andrea Pocosgnich (Teatro e Critica), Francesca Serrazanetti(Stratagemmi), Carlotta Tringali (Il Tamburo di Kattrin).

 

La cerimonia di premiazione, a cura del direttore di Riccione Teatro Simone Bruscia, è stata accompagnata dalle performance musicali di NicoNote, Daniele Marzi, Massimiliano Rocchetta e Stefano Travaglini, dai disegni live di Elisa Mossa e dai visual dell’Antica Proietteria, che ha trasformato la facciata del Palazzo del Turismo nel più suggestivo dei fondali, con uno spettacolo di luci e immagini ispirato al film riccionese di Valerio Zurlini Estate violenta. A ricordare il settantesimo anniversario del Premio Riccione, ci ha pensato Giuseppe Battiston con la lettura di un inedito di Davide Brullo dedicato alla prima edizione del Premio: un’edizione segnata dall’affermazione dell’esordiente Italo Calvino. Nel corso della serata, Silvia D’Amico ha inoltre letto il testo vincitore del Premio Riccione 2015, L’orizzonte degli eventi di Elisa Casseri.