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Economia Provincia

Osservatorio Camera Commercio Romagna. Buone indicazioni dal primo semestre

In foto: la presentazione dei dati a Forlì
la presentazione dei dati a Forlì
di Redazione   
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lun 18 set 2017 17:32 ~ ultimo agg. 17:43
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Il sistema produttivo di Forlì-Cesena e di Rimini ha agganciato la ripresa e prosegue la risalita verso performance sempre più diffusamente positive. Lo rileva l’Osservatorio della Camera di Commercio della Romagna che presenta i dati aggiornati al primo semestre 2017, con un’analisi specifica per il territorio di Rimini.

I dati mostrano nel complesso un buon andamento dell’economia riminese, probabilmente la migliore dall’inizio della crisi. In generale: stabili le localizzazioni attive (pur con un lieve calo delle sedi), incrementi nelle variabili congiunturali dell’industria manifatturiera (in merito a produzione e fatturato), buona performance dell’export (pur con aumenti inferiori alla media regionale e al dato nazionale), segno più nel movimento turistico riguardo ad arrivi e presenze (soprattutto straniere) e diminuzione nell’utilizzo delle ore di Cassa Integrazione Guadagni (soprattutto di quelle concernenti la CIG straordinaria); a ciò si aggiunge la positiva dinamica dei prestiti alle imprese, che ha fermato un trend sfavorevole che durava ormai da diversi periodi. Tra le note invece non positive, va sottolineato il persistere del trend negativo delle vendite del commercio al dettaglio (negli esercizi della piccola e media distribuzione) e il livello elevato del tasso di disoccupazione.

Nel complesso, gli scenari predisposti da Prometeia prevedono un aumento del valore aggiunto provinciale dell’1,3% per il 2017 e dell’1,1% per il 2018, trend in linea con quello regionale e migliore di quello nazionale.

I dati in sintesi

Il tessuto imprenditoriale provinciale (al 30 giugno 2017), è costituito da 43.228 localizzazioni attive (sedi e unità locali), stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il numero delle imprese attive, 34.441 al 31/07/2017, registra invece una lieve flessione dello 0,4%. I settori principali in diminuzione sono: Costruzioni, Agricoltura, Manifatturiero, Commercio e Immobiliare; in deciso aumento invece il settore dei Servizi alle imprese mentre risultano stabili i servizi di Alloggio e ristorazione.

Le società di capitale, pari al 20,1% del totale (escluso il settore agricolo), rappresentano una quota progressivamente crescente delle imprese. Inoltre, ben il 94,8% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti (microimprese).

Il rapporto abitanti per impresa evidenza un’imprenditorialità particolarmente diffusa in provincia (9,8 abitanti per impresa) rispetto agli altri ambiti territoriali di riferimento (Emilia-Romagna: 10,9 Italia: 11,8).

Le start up innovative al 12/09/17 risultano 95, con un forte incremento rispetto a settembre 2016 (+44%).

In flessione il numero delle imprese artigiane (9.729 unità al 30/06/2017, -1,1% rispetto allo stesso periodo del 2016). Decresce anche il numero delle imprese cooperative (310 unità al 31/07/2017; -2,2% rispetto al 31/07/16).

Riguardo ai settori, variazione annua negativa per le imprese agricole (2.540 sedi attive al 31/07/2017) che sul territorio provinciale fanno registrare un calo dell’1,7% rispetto al 31/07/2016 (dovuto principalmente alla flessione delle imprese individuali); crescono invece i produttori agricoli dediti al biologico (207 unità al 31/12/16, +14,4% sul 2015).

Note tutto sommato positive invece per le attività manifatturiere; al 2° trimestre 2017, infatti, i dati relativi all’indagine congiunturale mostrano gli indicatori provinciali con il segno più in merito a produzione e fatturato (con percentuali di crescita superiori a quelle regionali) con l’unica nota stonata rappresentata dal calo degli ordinativi. Rispetto al 2° trimestre 2016, si hanno: produzione +5,0%, fatturato totale +6,7%, fatturato estero +2,5%, ordinativi totali -1,5% e ordinativi esteri +1,4%. Dal punto di vista strutturale, si rileva una lieve diminuzione annua (-0,3%) della consistenza delle imprese manifatturiere attive al 31/07/2017, che si attestano sulle 2.609 unità.

Per il settore delle costruzioni, continua la flessione nel numero delle imprese attive: al 31/07/2017 sono 4.908 (-1,8% rispetto al 31/07/2016). Aumenta però il volume d’affari del settore: +0,8% nel 2° trimestre del 2017, rispetto ad analogo periodo del 2016.

Riguardo al commercio al dettaglio, le vendite nel 2° trimestre 2017 rispetto allo stesso trimestre del 2016 continuano ad essere in diminuzione (-4,0%). Le performance sono differenti per i vari comparti (alimentare: -1,3%, non alimentare: -5,4%, supermercati/iper: +0,4%) e per classe dimensionale (piccola distribuzione: -5,8%, media distribuzione: -6,3%, grande distribuzione: +0,4%).

In calo anche la consistenza delle imprese attive nel settore del commercio nel suo complesso (ingrosso, dettaglio, riparazione autoveicoli) che, al 31/07/2017, risultano essere 9.000 (-0,8% sul medesimo periodo del 2016) e, nello specifico, le attività del commercio al dettaglio (5.197 aziende, -1,8%).

Buona la performance dell’export provinciale nei primi sei mesi del 2017: +5,7% rispetto ad analogo periodo 2016. Risultato positivo determinato soprattutto dalle esportazioni del settore tessile-abbigliamento-calzature (+3,3%, principale settore export), dei macchinari ed apparecchi (+18,7%) e dei prodotti alimentari e delle bevande (+44,0%); in decisa flessione, invece, uno dei principali settori rappresentato dai mezzi di trasporto (in particolare navi e imbarcazioni)
(-28,7%). Le esportazioni verso i Paesi della UE (che incidono per il 53,5% del totale delle esportazioni provinciali) crescono del 6,0%; tra le altre macro aree maggiormente significative, aumenta l’export verso i Paesi Europei non UE (+19,5%) e l’Asia Orientale (+12,8%) mentre calano lievemente i flussi commerciali verso l’America Settentrionale (-0,5%). Le importazioni provinciali, nel complesso, registrano un incremento del 5,3%.

Le imprese attive che erogano servizi di alloggio e ristorazione (4.747 unità al 31/07/2017), rimangono sostanzialmente stabili rispetto al 31/07/2016 (+0,1%). Nei primi sette mesi del 2017, il movimento turistico presenta dati molto positivi: arrivi +7,6% e presenze +5,1%, con variazioni positive sia riguardo alla clientela italiana (arrivi: +7,5%, presenze: +4,0%) che soprattutto estera (arrivi: +8,2%, presenze: +8,6%). Diminuisce lievemente, invece, il volume d’affari registrato dal settore nel secondo trimestre dell’anno (-0,5% rispetto al medesimo trimestre del 2016).

Comparto dei trasporti: le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” sono in calo del 3,0% (dati al 31/07/2017 rispetto al 31/07/2016); in generale, il settore trasporti nel suo complesso (1.032 imprese attive al 31/07/17) fa registrare una flessione annua dell’1,1%. Positivi, invece, i dati sul movimento passeggeri all’aeroporto F. Fellini: +32,3% di arrivi e +37,7% di partenze nel periodo gennaio-luglio 2017, rispetto ai primi sette mesi del 2016.

I dati dell’indagine Istat sulle Forze di lavoro relativi al 1° trimestre 2017 (media 2° trimestre 2016 – 1° trimestre 2017), elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna, rilevano:

– un tasso di occupazione provinciale 15-64 anni (63,1%) inferiore al dato regionale (68,8%) e superiore al dato nazionale (57,4%);

– un tasso di disoccupazione provinciale 15 anni e più (10,3%) superiore al dato regionale (6,6%) e inferiore al dato nazionale (11,7%);

– un tasso di disoccupazione provinciale giovanile 15-24 anni (31,8%) superiore al dato regionale (22,0%) e inferiore al dato nazionale (37,0%);

Notizie positive sul fronte dei rapporti di lavoro dipendente nei primi tre mesi dell’anno, dove Rimini presenta il miglior saldo assunzioni-cessazioni (dati destagionalizzati) tra le province emiliano-romagnole: +1.602; aumentano quindi le posizioni lavorative in provincia.

Buone notizie riguardo alla Cassa Integrazione Guadagni; infatti nel periodo gennaio-luglio 2017 risultano autorizzate poco più di 2 milioni di ore, con una variazione, rispetto ad analogo periodo 2016, del -34,5%. Ciò è dovuto, da un lato, al forte calo della CIG Straordinaria (-25,0%) (tipologia che assorbe il 75% delle ore di CIG) e, dall’altro, alla robusta diminuzione nel Settore Manifatturiero (-47,9%) (dove si concentra il 61% delle ore di CIG).

Riguardo all’andamento del credito, a giugno 2017 i prestiti bancari alle imprese risultano in aumento (+0,6% rispetto al medesimo periodo del 2016). Aumentano i prestiti verso le Attività Manifatturiere (+5,3%) e i Servizi (+1,3%) mentre diminuiscono quelli verso le Costruzioni (-7,8%). Le sofferenze sugli impieghi totali, al primo trimestre 2017, sono state pari al 16,09% (Emilia-Romagna: 12,42%, Italia: 10,32%). Ancora molto elevato è il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+3,4%) rilevato in provincia nel primo trimestre 2017.

In ultimo, gli scenari di previsione, elaborati da Prometeia e aggiornati a luglio, stimano, per la provincia di Rimini, per il 2017 un aumento del valore aggiunto dell’1,3% (Emilia-Romagna +1,4%; Italia +1,1%) e per il 2018 un incremento dello stesso dell’1,1% (Emilia-Romagna +1,2%; Italia +0,9%).

In uno scenario come quello attuale, caratterizzato da complessità e incertezza, la Camera di commercio della Romagna orienta le sue azioni per migliorare la competitività del sistema territoriale e per promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio Fabrizio Moretti -. Attraverso l’estensione degli ambiti di analisi alla Romagna e alle due province di riferimento l’Osservatorio economico fornisce informazioni strategiche per supportare la governance e la pianificazione di interventi finalizzati alla crescita e allo sviluppo del territorio.

In un contesto nel quale i dati rilevati evidenziano, nonostante alcune criticità, una dinamica sostanzialmente positiva che conferma la forte volontà di consolidare la crescita da parte dei nostri imprenditori, la nuova Camera di commercio rappresenta uno strumento fondamentale perché è fortemente impegnata nel valorizzare le sinergie e la massa critica che ha raggiunto con l’accorpamento per lavorare in modo sempre più efficace e innovativo al loro fianco su linee strategiche cruciali per la competitività del territorio e delle imprese”.