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Icaro Sport

Coppa Ferrari. Nicola "Picio" Bianchi commenta la vittoria della Dulca sui Titans

In foto: "Picio" Bianchi (foto Alfio Sgroi)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 12 set 2017 18:31 ~ ultimo agg. 18:32
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Era il suo ritorno in quel tanto amato PalaSGR. Era la partita contro la sua ex squadra, il che aggiunge sempre un pizzico di pressione in più. Era il match con un team, sì considerabile come casa sua, ma dai valori tecnici, tattici e anacronistici diversi da quelli che aveva lasciato due anni prima. Tutto questo condito dal fatto che si trattasse dell’esordio e quindi di uno scontro volto a presentarsi bene ai propri tifosi. E lui lo ha affrontato così: un inizio un po’ difficile, qualche percentuale rivedibile nei primi quarti, poi il talento, la voglia e l’energia di Nicola “Picio” Bianchi hanno svoltato la sua prestazione. Undici punti nell’ultimo periodo e cambio di marcia per gli Angels che hanno accelerato e vinto il primo turno di Coppa Ferrari contro San Marino 65-58.

“Picio”, partiamo proprio dalla sua prestazione. Primi tre quarti un po’ difficili, poi ha cambiato passo e nell’ultimo si è lasciato andare “solo” a 11 punti…
“Sì, diciamo che i primi quarti sono stati difficili da affrontare perché era il mio ritorno ed era la prima partita ufficiale quindi ci tenevamo a fare bene e c’era un po’ di pressione. Poi il fatto che fossi marcato molto stretto e in maniera molto maschia ha inciso perché avevo poco spazio. Nell’ultimo quarto poi quando ho messo il primo tiro ho ritrovato la fiducia che mi serviva e sono arrivati 11 punti che hanno aiutato la squadra a vincere, che è la cosa più importante.”

Una vittoria contro una squadra di categoria superiore, come giudica la prestazione di squadra?
“Molto positiva. Abbiamo avuto dei momenti di ottima pallacanestro dove la palla circolava bene e giocavamo di squadra e si sono visti i risultati. Per vincere le partite dobbiamo continuare così, applicare gli schemi e giocare insieme. Avevamo preparato la partita guardando più alla nostra prestazione e a quello che dovevamo fare rispetto a guardare ciò che faceva San Marino. È vero, sapevamo uno o due giochi con i quali San Marino ci poteva mettere in difficoltà, ma per il resto abbiamo preparato la partita sui nostri schemi e su noi stessi ed è venuto fuori un buon lavoro.”

Lei è uno dei più “vecchi” in questo gruppo. In cosa dovete migliorare secondo lei?
“Dobbiamo sicuramente migliorare gli aspetti difensivi, in particolare nel tenere l’1vs1, e grazie a Massimo ci stiamo lavorando molto. Poi dobbiamo continuare a migliorare nel gioco di squadra e nello stare ad ascoltare l’allenatore e gli schemi che ci propone.”

Com’è avere Massimo Bernardi come allenatore?
“Massimo è un grandissimo allenatore, molto esigente, che spinge sempre oltre i limiti. Ad ogni allenamento cerca di tirare fuori il massimo da ognuno. A me in particolar modo mi sprona sugli aspetti per i quali posso diventare un giocatore importante. Mi fa fare sessioni di tiro extra, cerca di curare ogni particolare per migliorare la mia tecnica. Sono molto contento di averlo adesso. E se devo trovare un aspetto che mi piace molto di Massimo è che mi dà molta fiducia e questo è fondamentale per il giocatore che sono io.”

Invece com’è tornare a Santarcangelo dopo un anno fuori?
“Per me è come non essere mai andato via. Santarcangelo in fondo è casa mia. L’ambiente lo conosco bene, le persone mi conoscono e mi vogliono bene e io ne voglio a loro. Sono tornato nel mio nido e sono molto contento.”

Imparando a conoscere o a riconoscere l’ambiente e la squadra, cosa si sente di dire sugli obiettivi di squadra e suoi personali?
“Per quanto riguarda i personali, sono quelli che mi ha ‘imposto’ Massimo, ovvero 30 punti, 10 rimbalzi, 10 rubate e 10 assist a partita. Quadrupla doppia costante (ride ndr). Per quanto riguarda la squadra noi dobbiamo guardare partita dopo partita, viverla sempre come fosse l’ultima e dare il massimo. Poi il risultato lo guarderemo alla fine dei 40 minuti.”

È tornato. E in pompa magna ha condotto insieme ai suoi compagni, i Dulca alla vittoria alla prima uscita ufficiale.
E concedetemi l’inciso di un po’ di gioia personale in più perché si tratta forse del più gradito rimpatrio per la persona che è Picio. Un ragazzo che ha dato sempre tutto, che si è applicato e ha sudato fin dalle giovanili, che è caduto e si è rialzato, che è migliorato e che oggi ha voluto sposare una volta di più il progetto Angels perché crede fermamente in questa società, che è esempio per ogni bambino che sogna di poter arrivare un giorno a vestire la maglia della Prima Squadra. Un amico speciale personale, che è amato da tutto l’ambiente.
Ora però pronti a rimboccarsi le maniche. Il campionato è alle porte. La Coppa Ferrari va avanti. Il divertimento è assicurato. E lui, da protagonista, ci sarà.

Cristian Tartaglia