Indietro
giovedì 25 aprile 2024
menu
Icaro Sport

Verso Rimini-Romagna Centro, la vigilia del tecnico Campedelli

In foto: Nicola Campedelli
Nicola Campedelli
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 18 ago 2017 20:52 ~ ultimo agg. 21:38
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Intervista al tecnico del Romagna Centro, Nicola Campedelli, alla vigilia della prima di Coppa Italia, sabato sera al “Romeo Neri” contro il Rimini (calcio d’inizio alle 20:30).

Mister, oggi è giusto un mese che è qui, quali sono le sue impressioni e considerazioni in generale?
“Sono sicuramente positive, sono molto soddisfatto dal lavoro della società, che mi ha messo a disposizione una rosa di giovani interessanti con buone prospettive di crescita uniti ad alcuni elementi già facenti parte della rosa dello scorso anno che hanno fatto bene e quindi hanno meritato la riconferma.
Ci tengo molto a ringraziare tutto il mio staff tecnico che mi aiuta molto e dimostra competenza e fiducia ogni giorno sempre di più. Ovviamente ringrazio tutta la Società del Presidente Daniele Martini, che incessantemente lavora a 360° con l’obiettivo unico di fare sempre bene”.

Le amichevoli che avete svolto quali segnali le hanno dato.
“Segnali positivi perché al di la dei risultati ottenuti sul rettangolo di gioco i miei ragazzi hanno sempre eseguito in maniera ottima tutte le direttive impartite. Sicuramente la squadra sta crescendo e a oggi non posso dire che tipo di percentuale nella condizione abbia, ma garantisco che le prestazioni al top si raggiungeranno brevemente”.

Mister, abbiamo visto tanto carico di lavoro nelle gambe e nella mente del gruppo, ora cosa si aspetta?
“Mi aspetto sicuramente la dimostrazione di un gioco svolto seguendo le mie direttive, come impartite negli allenamenti e gare svolti, ma soprattutto guarderò molto l’atteggiamento nelle giocate singole e di gruppo. Accetto l’errore, non la mancanza di concentrazione o la giocata fatta con sufficienza e senza determinazione”.

Il suo primo obiettivo qual è?
“In primis la salvezza e come dice il Presidente Martini Daniele: “qui da noi la salvezza è come aver scalato l’Everest”. Chiaramente un altro obiettivo del mio staff tecnico è facilitare la crescita tecnica dei giovani attraverso l’impegno costante giorno per giorno, senza escludere naturalmente il valore dei giocatori già esperti della categoria. Non mi stancherò mai di dirlo che sono gli stessi giocatori ad ottimizzare la rosa nella condizione e nel gioco”.

Sabato sera allo stadio “Romeo Neri” il primo vero impegno dei suoi ragazzi con la partita di Coppa Italia contro un grande avversario come il Rimini.
“Sì, sono molto stimolato, ecco cosa posso dire come primo pensiero, sicuramente non sono timoroso ma sereno perché, come ho detto ai ragazzi, certe sfide vanno giocate a viso aperto perché fanno parte del percorso di crescita. Faremo la nostra partita come sappiamo giocare, ma sono molto fiducioso delle capacità del mio gruppo. Giocheremo con il modulo 3-5-2, lo preferisco e calza su misura per questo tipo di rosa”.

Il 3 settembre inizia il campionato di serie D stagione 2017/2018, che aspettative ha a riguardo e che tipo di girone è secondo lei?
“Le aspettative sono positive per la stagione che andremo ad affrontare, lavoriamo per arrivare al top della condizione già dalla prima gara. Sono stimolato dalla presenza di società blasonate come Rimini e Forlì, ma sono anche del parere che si scenda in campo con la testa pensando alla vittoria senza pensare allo stadio, al blasone e ai tifosi che ti circondano, chiaramente rispetto per l’avversario ma un girone vale l’altro a prescindere dalla presenza di alcune società di blasone. Vogliamo salvarci e ci impegneremo per farlo fino all’ultimo secondo di gioco di ogni partita di campionato”.

Come vive la partita in panchina, che tipo di mister si considera?
“La vivo con la giusta tensione, soffro come il ragazzo in campo, diciamo che è come se fossi anch’io con loro. Sicuramente sono concentrato e non voglio mai cali di concentrazione, preferisco non essere mai distratto da niente. Fondamentalmente sono un perfezionista, uno che non lascia mai niente al caso e vuole sempre il massimo prima da se stesso e poi dagli altri”.

DAVIDE LA MACCHIA
UFFICIO STAMPA ASD ROMAGNA CENTRO
COMUNICAZIONE & MARKETING

Notizie correlate