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Cronaca Rimini

Stupri. Procuratore fiducioso in soluzione a breve. I familiari all'Infermi

In foto: Adriapress
Adriapress
di Lucia Renati   
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lun 28 ago 2017 18:53 ~ ultimo agg. 29 ago 09:29
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“Abbiamo una pista, sono fiducioso, la polizia sta lavorando bene, credo si possa arrivare ad una soluzione in tempi brevi”: lo ha dichiarato all’Ansa il capo della Procura di Rimini, Paolo Giovagnoli, a proposito della serrata indagine della squadra mobile di Rimini e del Servizio centrale operativo di Roma dopo il doppio stupro di una turista polacca e di una prostituta transessuale ad opera di quattro giovani, presumibilmente magrebini.
“Rimini d’estate, visti i numeri, attira anche chi vuole delinquere seguendo la scia dei turisti. Ma per la realtà che è, con la sua vita notturna, i milioni di turisti, e chi vi arriva soprattutto per le feste dello sballo, è una città abbastanza sicura”. Ma “nelle ore notturne quando si spengono le luci dei locali, è un posto pericoloso soprattutto per i borseggi”, reati spesso commessi da stranieri che agiscono in maniera isolata” ha concluso Giovagnoli.

Sono arrivati all’ospedale ‘Infermi’ di Rimini, dalla Polonia, i familiari dei due turisti polacchi vittime della violenza del branco: la mamma del ragazzo e il fratello della ragazza.
Il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi, che ha visitato le vittime della violenza, ha detto che il ragazzo ha subìto un intervento in anestesia locale per ricomporre la frattura riportata al naso, mentre la ragazza è stata visitata agli occhi.
Se dal punto di vista clinico le condizioni dei due “migliorano di ora in ora – aggiunge la Lisi interpellata dall’Ansa – e le dimissioni dovrebbero essere a giorni”, dal punto di vista del morale “sono visibilmente molto provati. La preoccupazione più grande dei due ragazzi è di essere riconosciuti” in patria.