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Cronaca Rimini

Città sconvolta per violenza inaudita. Comune si costituirà parte civile

In foto: il luogo dell'aggressione (Adriapress)
il luogo dell'aggressione (Adriapress)
di Simona Mulazzani   
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dom 27 ago 2017 12:30 ~ ultimo agg. 28 ago 12:47
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Sembra si stia stringendo il cerchio attorno agli autori della terribile violenza avvenuta nella notte tra venerdì e sabato a Rimini. Gli inquirenti stanno seguendo tutti gli indizi per scoprire chi ha prima violentato ripetutamente una ragazza polacca in spiaggia e malmenato il fidanzato e poi ha continuato la sua notte di follia violentando una persona peruviana transessuale. I findanzati aggrediti con una violenza inaudita in spiaggia a Miramare sono stati ascoltati dagli investigatori e hanno parlato di quattro persone di carnagione scura ma non nere.

Un’intera comunità in queste ore si interroga su questa brutalità. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi interviene di nuovo per chiedere giustizia per le vittime, per dare loro tutto il supporto necessario e dichiara che nel processo, è infatti certo che i colpevoli vengano individuati, il comune si costituirà parte civile.

“Non nascondiamolo: davanti a fatti tremendi, fuori anche da ogni perversa ‘logica’ criminale, in cui il tratto dominante è il male e la mancanza di qualsiasi pietà e umanità, vacilla l’architrave stessa della convivenza delle persone in quella che si definisce comunità. Ognuno di noi, d’istinto, può pensare a qualsiasi tipo di punizione possibile per i responsabili. Per le tre vittime dell’allucinante notte di terrore tra venerdì e sabato, Rimini chiede giustizia. Significa, una volta individuati, arrestati e processati, condannare i responsabili alla punizione massima prevista dalle leggi vigenti. Senza sconti, senza attenuanti, senza psicologismi e sociologismi, senza buone condotte: la punizione massima prevista dalle leggi vigenti.

Siamo tutti sconvolti, Rimini è sconvolta per questa notte di violenza improvvisa, inaudita, belluina e crudele. Ma soprattutto Rimini la comunità riminese si stringe adesso intorno alle vittime. Il Comune, insieme all’Ausl e ad altre istituzioni, ha già attivato tutte le misure di aiuto e supporto, da quello medico sanitario a quello psicologico, agevolando anche il collegamento con le famiglie per i due ragazzi polacchi. Continueremo a farlo nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Ed è per loro che la comunità riminese si costituirà parte civile allorché comincerà il processo nei confronti dei pazzi criminali responsabili di tutto questo. Siamo sicuri che non ci sarà da aspettare molto