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Vertenza TuoDì arriva al Ministero: si attiverà Cassa Integrazione

TuoDì, chiesto il concordato. Chiude punto vendita a Novafeltria

il TuoDì alle Celle di Rimini

La vertenza relativa ai supermercati TuoDì sbarca sul tavolo del Ministero per lo Sviluppo Economico. I 4mila addetti dei 400 negozi sono coinvolti dalla pesante situazione debitoria in cui versa la catena discount del gruppo Dico presente in 16 regioni italiane.

Il previsto incontro al ministero sollecitato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, contestuale ad un sit-in di protesta davanti la sede del dicastero, ha sancito l’apertura di un tavolo permanente di confronto. Il consulente esterno di parte aziendale ha confermato l’ammissione alla procedura concorsuale del concordato preventivo in continuità aziendale annunciando la presentazione del piano da presentare al Tribunale ed ha confermato la riattivazione dei rifornimenti di merce negli attuali punti vendita rimasti in attività e progressivamente nei 123 punti vendita momentaneamente in chiusura dislocati in Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto. In provincia di Rimini interessato alla momentanea chiusura solo il punto vendita di Novafeltria, mentre i rifornimenti si fanno ancora attendere.
Le parti, riferiscono i sindacati, hanno convenuto sulla necessità di ricorrere all’attivazione della cassa integrazione straordinaria a rotazione al fine di garantire una copertura economica ai lavoratori coinvolti; già nei prossimi giorni, a seguito della richiesta da parte aziendale, il ministero del Lavoro dovrebbe convocare le parti per la sottoscrizione dell’intesa sul sostegno al reddito.
Pur permanendo la situazione di incertezza la vertenza è stata attenzionata dal ministero dello Sviluppo Economico che ha risposto alle nostre sollecitazioni attivando un tavolo di confronto permanente” – ha dichiarato la funzionaria sindacale della Fisascat Cisl Elena Maria Vanelli. “Il nostro auspicio – ha concluso la sindacalista – è che al sacrificio dei lavoratori corrisponda la messa in atto di un serio piano di rilancio aziendale e il conseguente mantenimento dei livelli occupazionali”.
Il tavolo al Mise è aggiornato al 19 settembre prossimo.