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Vaccini, libertà di scelta. Oltre 220 ad ascoltare la senatrice Dirindin

la platea ad ascoltare la sen. Dirindin

C’erano oltre 220 persone venerdì sera al convegno promosso dal gruppo Cittadini Uniti per la Libertà di scelta (vedi notizia) nella sala Agorà di via Marzabotto a Rimini. Il tema era quello molto “caldo” del Decreto Legge sull’obbligo vaccinale e l’ospite era la senatrice Nerina Dirindin (MdP – Art.1) chiamata a presentare il sul disegno di legge “Disposizioni in materia di malattie infettive prevenibili con vaccinazioni”, già depositato in Senato ma scavalcato dal decreto governativo. La premessa della senatrice evidenza l’importanza della pratica vaccinale ma la sua proposta alternativa si declina su due punti cardine: la libertà di scelta con la contestuale eliminazione dell’obbligatorietà e il rafforzamento della farmacovigilanza.
Guardando la platea, Nerina Dirindin ha iniziato il suo discorso sottolineando che il decreto così com’è “è un grosso errore”. Nel corso del dibattito è emerso come l’aspetto maggiormente contestato sia proprio l’obbligatorietà. La senatrice ha sottolineato come il contesto storico sia cambiato rispetto al passato, quando le conseguenze di certe malattie erano ben evidenti. Oggi, ha evidenziato, il giovane genitore affronta la decisione di vaccinare con ansia e preoccupazione e l’istituzione ha il dovere di accompagnarlo in questo percorso. Secondo la senatrice il rapporto rischi/benefici è cambiato e questo impone la necessità di dare più informazione, più trasparenza e studi indipendenti. Il rischio altrimenti sarebbe quello di una spaccatura sociale.
Non ci siamo riusciti – ha concluso con rammarico la Dirindin – a fermare il ministro sull’obbligo… in parlamento ci vogliono i numeri”. Proprio giovedì scorso il DL Lorenzin ha ottenuto il via libera dal Senato, ora dovrà passare alla Camera ed essere convertito in legge entro il 6 agosto, pena la decadenza.