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Politica Riccione

Patrocinio Summer Pride. Scontro tra Arcigay e PDF

In foto: una delle passate edizioni del Summer Pride a Rimini
una delle passate edizioni del Summer Pride a Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 13 lug 2017 10:58 ~ ultimo agg. 11:43
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L’Acigay di Rimini, dopo il mancato patrocinio al summer Pride di Rimini interviene con un nuovo comunicato, in cui cita il Popolo della Famiglia.

Il sindacoMarco Tonti, Presidente Arcigay “Alan Turing” Rimini – si trincera dietro motivi pretestuosi evitando accuratamente di dire qualsiasi cosa sulla sostanza delle cose. Avere vinto le elezioni grazie al Popolo della famiglia rende questo micropartito oscurantista catto-talebano l’ago della bilancia che condizionerà ogni singola decisione di Renata Tosi, anche quando queste andranno contro l’interesse della città come in questo caso. E l’interesse è chiaro vista l’ampia e positiva risposta di quasi tutti gli altri comuni della Riviera romagnola e le prospettiva del tavolo regionale sul turismo LGBT”.

E conclude: “Una Riccione che respinge con tanta autoritaria solerzia un’iniziativa positiva e gioiosa come il Summer Pride è una Riccione che sconfessa la sua tradizione ormai secolare di apertura, di colore, di modernità e di rispetto”.

In tutta risposta arriva l’appoggio del Popolo della Famiglia alla decisione del sindaco di Riccione Renata Tosi di negare il patrocinio. Al condizionamento che il partito avrebbe avuto sulla decisione risponde  “Tonti ci fa troppo onore, anche se apprezziamo che abbia capito con chi ha a che fare“, dice Maurizio Baldacci, referente riccionese del movimento pro-family – La decisione di Renata è stata autonoma e nemmeno sollecitata da noiSemmai, è stata una prima conferma di come avessimo visto giusto quando abbiamo deciso di appoggiare la sua corsa per la riconferma a sindaco di Riccione“.

Si tratta di una decisione – aggiunge – di valore simbolico che ci conforta, perché fa capire una volta di più che siamo in piena sintonia col sindaco e gli alleati di maggioranza nell’intenzione di far diventare Riccione una vera e propria città della famiglia“.

Rispetto alla definizione da parte dell’ Arcigay che il PdF è un micropartito oscurantista. “Su questo non ci hanno ancora inquadrati bene“, spiega Mirko De Carli, coordinatore regionale del movimento. “Infatti non siamo tanto micro, visto che iconsensi che abbiamo preso alle elezioni in cui ci siamo presentati, solo in Emilia Romagna, già surclassano numericamente, ad esempio, il numero degli italiani che hanno contratto un’unione civile“.