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Icaro Sport

Il gruppo sportivo Santarcangelo Bike si distingue sulle lunghe distanze (gallery)

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 26 lug 2017 13:24 ~ ultimo agg. 15:17
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Esistono tanti modi per vivere il fascino della strada in bicicletta, uno di questi è quello di percorrere le lunghe distanze, legato alla scoperta di un ciclismo diverso, non esasperato dalla competizione, dalle classifiche, dalle griglie di partenza, ma non per questo meno impegnativo e severo.

Proprio partendo da questa concezione, alcuni atleti della Santarcangelo Bike si stanno cimentando nelle “ultra pedalate”. Una passione ereditata dal grande Dario Beltrambini, fondatore del gruppo, con alle spalle una carriera di lunghi viaggi e da randonnée, quando ancora questa parola nel ciclismo era quasi sconosciuta.

In francese, randonnée significa passeggiata/escursione: si tratta di prove senza classifica, su distanze lunghissime con un tempo massimo di percorrenza.

Nel 2015 Giuliano Catalani ha partecipato alla Parigi-Brest-Parigi, olimpiade del cicloturismo e regina delle randonnée, una manifestazioni molto sentita e partecipata dai francesi e non solo da chi pedala. Si svolge ogni quattro anni ed attira ciclisti da ogni parte del mondo. Per accedervi bisogna prima portare a termine quattro brevetti di qualificazione di 200-300-400-600 km per testare la propria resistenza alla fatica e alle tante ore di sella, anche notturne. La Parigi-Brest-Parigi si svolge sulla distanza di 1.200 km con altrettanti metri di dislivello, da portare a termine entro le 90 ore. In queste lunghe distanze è importante riuscire a gestire il sonno e i momenti di crisi, si pedala in continuazione sia con intemperie sia con alte temperature. Giuliano ha terminato il percorso in 62 ore, dormendo cinque ore in due notti, capitanato dal suo amico Paolo Bronzetti che lo ha supportato per l’intero anno.

A fine 2016 si è unita al gruppo Barbara Mondaini, che dopo molti anni di inattività ha ripreso a confrontarsi sulle lunghe distanze assieme a Giuliano. Il primo obiettivo è stato quello di conquistare la maglia della Nazionale Italiana Randonnée, superando i brevetti di 200-300-400-600 km. La maglia è stata ottenuta terminando con l’importante Rando Imperator, la randonnée europea che attraversa quattro stati diversi, dalla Germania all’Italia, passando per Austria e Svizzera, lungo l’antica via Claudia Augusta. Partenza da Monaco di Baviera con arrivo a Ferrara dopo 650 km, prova durissima con molto dislivello e tantissima pioggia, conclusa in 36 ore. Hanno condiviso queste esperienze anche Matteo Gabrielli e Roberto Ricci Amino, con l’assistenza in auto di Alan Minora.

Il 30 giugno Giuliano Catalani conclude la sua stagione conquistando la 999, brevetto randonnée mondiale sulla distanza di 1.600 km con 21.000 mt di dislivello in 122 ore, dormendo 10 ore in 5 notti. Partenza da Roma fino a Matera e ritorno. Prova molto faticosa ma un minimo alleviata dalla bellezza delle diverse località turistiche attraversate come: Nagni, Sperlonga, Pompei, Amalfi, Paestum, Potenza, Matera, Alberobello, Castel del Monte, Morcone, Pescasseroli, Castel di Tova…

Il forte caldo di fine giugno ha reso il tragitto molto problematico e duro, tanti sono stati i momenti di difficoltà, legati anche al traffico, al manto stradale, agli attacchi dei cani selvatici e attraversamento di cinghiali. Non è stato semplice neppure orientarsi con le tracce scaricate sul computer. Si saliva in bici alle 4 di mattina per finire alle 2 di notte, questo per cinque giorni di seguito, dormendo a terra, nelle palestre messe a disposizione dagli organizzatori oppure nel sacco a pelo nelle stazioni di servizio.

Fondamentale, oltre all’allenamento, in queste prove è la determinazione mentale perché ti porta ad andare avanti nonostante le tante difficoltà fino ad arrivare. Anche i momenti belli non sono mancati legati specialmente al tramonto e alle pedalate in notturna, dove si poteva godere di un po’ di fresco.

Piacevole poi incontrare altri randonneurs, perché chi ti sta a fianco non è l’avversario ma il compagno di viaggio.