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Lavoro Provincia

Voucher, oggi il presidio Cgil davanti alla Prefettura

In foto: il presidio di oggi
il presidio di oggi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 13 giu 2017 16:45 ~ ultimo agg. 16:47
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Questa mattina, nel corso del presidio “Schiaffo alla Democrazia” che è stato organizzato davanti alla Prefettura di Rimini, una delegazione guidata dal Segretario generale della CGIL di Rimini Graziano Urbinati è stata ricevuta dal Vicario del Prefetto Chiara Pintor.

Si è trattato di un confronto molto serrato che ha preso le mosse dagli obiettivi che la CGIL si propone con la proposta di legge “Carta dei Diritti”, per proseguire sui contenuti della recente campagna referendaria su voucher e appalti, arrivando al decreto del Governo che ha abrogato i voucher, fino alla decadenza del referendum e alla successiva reintroduzione degli stessi voucher. “Volevamo abrogare i voucher – ha detto il Segretario della CGIL Urbinati – il Governo e il Parlamento hanno abrogato il referendum.”

La CGIL ricorda i 4 milioni di firme raccolte. “Questi comportamenti antidemocratici – ha proseguito il Segretario CGIL – non sono senza effetti, basti vedere il dato sulla partecipazione al voto anche in questa ultima tornata elettorale: la fiducia nelle istituzioni rischia di essere decimata.”

Isabella Pavolucci Segretario generale FILCAMS CGIL provinciale spiega. “Se la necessità dell’impresa è quella della flessibilità del lavoro i contratti contengono già tutte le tipologie necessarie: contratti a chiamata o a intermittenza, part-time, part-time weekend, contratto a termine, in somministrazione, apprendistato, lavoro extra e di surroga. Inoltre, sul piano dell’organizzazione del lavoro è consentito lavorare meno ore quando il lavoro è scarso e recuperare in presenza di picchi di attività. Si dice che i voucher rappresentano un’alternativa al lavoro nero. Non è così, l’unica alternativa al lavoro nero è il lavoro regolare, contrattualizzato, che rispetta i diritti dei lavoratori, la contribuzione, la malattia, la maternità, la pensione, l’eventuale indennità di disoccupazione. Certo – ha proseguiti Pavolucci, all’impresa conviene di più pagare con i ‘buoni’, ma la dignità del lavoro ha un costo e non si possono fare sconti sui diritti dei lavoratori.

La discussione – riferisce il resoconto della CGIL – è proseguita ad ampio raggio toccando i temi della sicurezza, dell’immigrazione, della legalità e dei pericoli che, evasione, precarietà e sfruttamento, possono costituire per il territorio, diventando, come ha ribadito di recente la Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, terreno fertile per gli insediamenti mafiosi. “Al contrario – ha ribadito Urbinati – occorrono investimenti sani e lavoro, regole e diritti. Quando si parla di vigilanza democratica del territorio non si può far riferimento soltanto allo stato di polizia, gli anticorpi vanno creati prima e diversamente.”

La delegazione CGIL ha apprezzato molto la disponibilità della Prefettura a proseguire il dialogo anche in futuro, dialogo che, come è stato sottolineato dalla delegazione CGIL, si vorrebbe poter trovare anche in altre Istituzioni come l’Amministrazione Comunale di Rimini o quel che resta della Provincia.