Indietro
menu
Politica Riccione

Sabrina Vescovi: ripartire da quello che unisce. Operazione ricucitura per il Trc

In foto: Sabrina Vescovi
Sabrina Vescovi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 18 giu 2017 21:03 ~ ultimo agg. 19 giu 07:19
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

All’inizio della settimana che porta al ballottaggio Sabrina Vescovi trasmette una dichiarazione di intenti chiamando a raccolta la Riccione propositiva, citando anche Patto Civico e Movimento 5 Stelle parlando però non di poltrone di offrire ma di progetti da condividere. E chiudendo con un impegno per il TRC a ridurre l’impatto ed effettuare un’operazione “ricucitura”.


‘Riccione unita rinasce’ c’è scritto bello grande nella brochure che stiamo consegnando nel nostro porta a porta. Non è un caso. E non è nemmeno uno slogan. E’ la realtà di queste intense giornate. Anche questa mattina, basta dare un’occhiata  alle dichiarazioni dei protagonisti per avere conferma di come la direzione stia cambiando, a favore di chi pensa prima a Riccione che a se stesso.
Oggi siamo di fronte alla grande possibilità di tornare a fare squadra. Per Riccione, per il suo futuro. Di cominciare a progettare una città che da una ritrovata unità prende forza per prepararsi alla rinascita. Di stringere un patto per una riappacificazione che sia fondamenta su cui costruire il nostro rilancio, sociale ed economico.
Si comincia finalmente a respirare un clima diverso, buono, come all’alba di una bella giornata che sa già di estate. In una città creativa e solidale per dna, dov’è sempre soffiato forte il vento del talento e dell’innovazione, oggi c’è un’effervescenza di energie che chiede di potersi finalmente esprimere. Siamo di fronte a qualcosa di inedito. La città ci chiede di trasformare quelle convergenze programmatiche già emerse in maniera evidente in questa campagna elettorale in temi guida su cui convergere. E’ una novità di cui chi si candida a governare deve tenere conto. E che richiede un salto in avanti, uno scatto che va al di là delle formulette elettorali. Chi la città la vive, così come chi ci lavora, non è tanto interessato ai tecnicismi politici. Il risultato del voto di domenica scorsa in questo senso esprime una richiesta chiara: prima i contenuti. Zero poltrone ma cinque progetti in più per Riccione.
E oggi non possiamo non prendere atto che ci sono contenuti – che forze come Patto Civico e M5S sono riuscite a tradurre anche in risultato elettorale – che rappresentano un contributo decisivo, imprescindibile per costruire un’alleanza sulle cose e nelle cose, sul da farsi, su quel che serve a Riccione. Una condivisione di obiettivi, di prospettive dallo sguardo lungo per il futuro di Riccione, su cui innestare una nuova stagione. Ce n’è un urgente bisogno.
Patto Civico e M5S, così come le forze civiche che mi stanno sostenendo, hanno scelto di condurre una campagna elettorale dai toni propositivi, mai rabbiosi. Ripartiamo di qui allora per una collaborazione aperta a tutta la città. Una collaborazione sulle tante questioni da affrontare. Basta con i veleni e l’odio che ci hanno frantumato. Basta camminare con la testa rivolta pericolosamente indietro.
C’è bisogno di una visione più alta, più lunga, più larga. Con la consapevolezza che non possiamo ricominciare solo da noi stessi. Quel che può fare la differenza è proprio l’innovazione, nei programmi, nei progetti, nel senso di responsabilità di tutti coloro i quali antepongono il bene comune alla loro carriera, al falso mito che si governa meglio se si divide. Facciamo un passo deciso in avanti.
Le cosa da fare per Riccione sono davvero tante. Sul Trc siamo pronti a costruire un percorso a breve termine, per un forte abbattimento dell’impatto urbano e per trasformare le aree delle fermate in luoghi di rigenerazione. Con un’importante operazione di ricucitura che sia territoriale e sentimentale al tempo stesso.