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È Luigi Nicolini l'allenatore dell'Athletic Poggio

In foto: La stretta di mano tra il presidente Cameli e mister Nicolini
La stretta di mano tra il presidente Cameli e mister Nicolini
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 16 giu 2017 14:08 ~ ultimo agg. 18:19
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Dopo aver presentato il proprio ampio progetto calcistico, l’Athletic Poggio si è buttato a capofitto nell’organizzazione del prossimo campionato di Prima Categoria. All’appello mancava ancora il nome dell’allenatore, ma ora è stato svelato: la panchina dei romagnoli è stata infatti affidata a Luigi Nicolini, un profilo esperto in grado nel corso della sua carriera di ottenere risultati importanti.

“Le motivazioni che mi hanno portato ad accettare l’incarico sono molto semplici – commenta il 52enne allenatore di origini venete -. In primis la voglia di tornare ad allenare nei dilettanti fin dall’inizio di stagione. L’anno scorso ero subentrato a gennaio in Seconda Categoria (a Villa Verucchio n.d.r.). Poi mi ha colpito l’entusiasmo dimostrato dalla dirigenza durante gli incontri che ho avuto e l’organizzazione da me notata proprio durante queste serate. Inoltre sia Mister Davide Nicolini che Mister Alessandro Fabbri mi avevano parlato molto bene dei rispettivi Presidenti, dei dirigenti e dei giocatori delle due società. Alla luce di tutto ciò è stato un piacere accettare”.

Il progetto messo in piedi da Lapenta e Cameli sembra essere solido e lungimirante. Lei cosa pensa al riguardo?
“Quella da loro intrapresa mi è sembrata una scelta positiva. Dopo il primo incontro, in cui mi è stato presentato il progetto di unificazione delle due società, ho capito che la decisione è stata perseguita per migliorare quanto di buono era stato già realizzato dalle due squadre: la permanenza in Prima del Poggio Berni, e la vittoria del campionato di Seconda dell’Athletic Falco. Unendo le forze si poteva imprimere solida continuità al progetto”.

nicoliniSolitamente un allenatore, quando subentra ad un collega, deve raccogliere l’eredità di chi l’ha preceduto. Lei si trova ora in una strana situazione dovendo gestire, in questa fase, quanto lasciato sia da Mister Fabbri che da Mister Davide Nicolini. Ritiene tutto questo un problema, oppure un vantaggio da sfruttare?
“Penso di avere un vantaggio. Io sono il nuovo Mister ed i giocatori delle due rose non avranno il timore che ci siano dei pregiudizi nei loro confronti. Infatti per me sarà un gruppo unico fin dall’inizio della preparazione e li valuterò per quello che mi faranno vedere nel corso degli allenamenti”.

Lei è un profilo esperto. Quali problematiche pensa di poter incontrare in queste primissime fasi dovendo appunto gestire due rose?
“La rosa è unica ed i giocatori sono dell’Athletic Poggio. Non penso si verificheranno problemi di gestione da questo punto di vista. I problemi ci saranno, ma come in tutte le altre squadre. Poche volte mi è capitato di non incontrarne. L’aspetto più importante è risolverli uno alla volta, con pazienza e nel rispetto dei ruoli”.

Secondo lei occorreranno interventi sul mercato?
“Sicuramente ci sarà da introdurre qualche innesto. Questo dipende anche dalla disponibilità di rimanere da parte dei nostri giocatori. Non abbiamo intenzione di “cambiare tanto per cambiare”. Prima confermeremo chi vuol far parte di questo progetto, poi valuteremo dove intervenire nei vari ruoli”.

La questione dei fuori quota quanto incide, sia in termini di composizione dell’organico che a livello tecnico-tattico?
“I fuori quota incidono sicuramente. Ne abbiamo già qualcuno in rosa, ma abbiamo bisogno di prenderne altri. Se poi si dimostreranno bravi, nessuno ci vieta di scendere in campo con numero superiore di under”.

Lei conosce la Prima, avendola già affrontata da allenatore del Corpolò. Quali insidie nasconde questo torneo?
“Le insidie sono tante. In Prima è fondamentale essere organizzati tatticamente, ed atleticamente devi essere più che a posto. Bisogna lottare su tutti i palloni e non ci si possono permettere distrazioni, perché vieni punito subito. Ad ogni modo è normale sia così: più sali di categoria, maggiori sono le difficoltà. Per quanto mi riguarda si tratta certamente di un bel campionato. Ci faremo trovare pronti”.

Qual è la sua idea di calcio? Cosa chiederà subito ai ragazzi?
“Sicuramente mi piace una squadra in grado di gestire la palla, senza calciarla via sistematicamente, che verticalizzi nel momento opportuno e sappia essere equilibrata tra i reparti. Quello che chiederò alla squadra fin dal primo allenamento sarà serietà, applicazione, e voglia di mettersi in gioco. Nel calcio bisogna sudare in allenamento per ottenere risultati la domenica”.

Che opinione si era fatto di Poggio Berni ed Athletic Falco da addetto ai lavori, sia a livello societario che tecnico?
“L’opinione è sempre stata sicuramente positiva. Parlano i fatti: sono due realtà partite della Terza, che nel giro di tre anni sono arrivate in Prima. Merito dei dirigenti, dei rispettivi Mister che si sono succeduti e dei giocatori scesi in campo in questi anni”.

Chi è Luigi Nicolini. Nato a Padova il 15 luglio 1965, vive tutta la trafila da calciatore nel settore giovanile di una società veneta. A 19 anni il trasferimento nella Repubblica di San Marino. Tra il 1985 ed il 1999 veste le maglie di Secchiano e Perticara in Seconda Categoria, e sul Monte Titano quelle di Virtus Acquaviva (con cui ottiene un Trofeo Federale), Tre Fiori (tre Campionati vinti ed un altro Trofeo Federale conquistato) e Murata. Insomma un palmares particolarmente ricco.

Ben nutrita e notevole anche la sua esperienza da allenatore: Virtus Acquaviva (2006/2007, Campionato RSM), Stella San Giovanni (2007-2010, Seconda Categoria), Domagnano (2010-2012, Campionato RSM), Verucchio (2012/2013, Promozione e Allievi ’96), Corpolò (2013-2015, Prima Categoria), Villa Verucchio (2016/2017, Seconda Categoria).Tra il 2008 ed il 2011 è ininterrottamente un collaboratore tecnico della Nazionale sammarinese Under 19.

Ufficio stampa A.S.D. Athletic Poggio