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‘Gomblhotel’

'Gomblot-Hotel'

reception

Correndo su e giù per le vie cittadine – di prima mattina – ho avuto modo di apprezzare l’offerta turistica degli alberghi romagnoli. Dalla pensioncina a conduzione familiare in su, c’è veramente di tutto: l’hotel pet-friendly, per gli amici a quattrozampe e i loro padroni. Quello meno friendly per chi dei quattrozampe, in vacanza, fa volentieri a meno. Il bike-hotel, per gli amanti delle bici. Il family-hotel. L’hotel con cucina per celiaci, l’hotel che si dice amico dei vegani, attento al bio e al chilometro zero. Un hotel per tutti, insomma.
A ‘sto punto pensassi mai di aprire un albergo – e visto che quel che va è la proposta di nicchia – penso che virerei su un hotel per complottisti. Un bel ‘Gomblot-Hotel’. Scherzo, ovviamente. Ma, a leggere quello che tantissime persone scrivono ogni giorno sui social network, potrebbe anche avere il suo successo.
Già mi immagino serate a tema. Chessò, la serata-scie chimiche, o quella sul Bilderberg. E perchè no sul cosiddetto Piano Kalergi. O sui grandi misteri che accompagnano da sempre i Templari. E poi l’Area 51, la legge elettorale…
Che meraviglia. Già me le figuro le discussioni, a tavola, tra chi ritiene le tagliatelle al ragù un subdolo tentativo delle case farmaceutiche di far alzare il colesterolo per guadagnare su nuovi ritrovati, guarda caso anti-colesterolo e i paladini del colesterolo buono che non può essere così vituperato.
Certo, in piena era del marketing virale, bisognerebbe pure trovare un bello slogan da usare sul Web. Non so una cosa tipo ‘Complottisti di tutto il mondo unitevi: siete i benvenuti’. Magari funziona. O magari no.

Dal blog Pendolarità