Caffè delle Rose, la Cassazione sancisce il dissequestro
La Corte di Cassazione ieri ha annullato senza rinvio definitivamente il provvedimento di sequestro penale con restituzione immediata dei beni sequestrati agli aventi diritto del Caffè delle Rose di viale Vespucci a Rimini e del locale Piglia La Puglia di Bologna. Il sequestro era stato disposto il 20 aprile 2016, a seguito di indagini della Guardia di Finanza, nei confronti del legale rappresentante della Caffè delle Rose Srl Francesco Potito e di Pasquale Granatiero. L’accusa era di intestazione fittizia di beni.
Ne dà notizia lo stesso Potito che commenta: “la cassazione mette la parola fine a questa incresciosa vicenda che a me, quale operatore del settore, ha causato molti problemi e non mi ha permesso di svolgere la mia attività per un anno e due mesi. Mi auguro finalmente di riaprire subito le attività”. Potito ringrazia i legali che lo hanno assistito: per la parte penale Paolo Gemelli del foro di Roma e Maurizio Valloni del foro di Rimini, per la parte civile e fiscale Carlo Rufo Spina e Alessandro Gudi.