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Un esposto sul campo da calcio di Viserba

In foto: l'incontro con la stampa nello studio del legale Manfroni
l'incontro con la stampa nello studio del legale Manfroni
di Redazione   
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mer 24 mag 2017 16:54 ~ ultimo agg. 25 mag 15:34
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Ermanno Baldini, ex presidente del Viserba Calcio, riporta alla ribalta la questione della gestione dei campi da calcio riminesi, in particolare quello di Viserba. Nel 2012 il Comune affidò tramite bando la gestione di dieci impianti, nove dei quali andarono ai Delfini. Tra questi quello di Viserba che però al momento dell’ingresso della nuova gestione, a settembre 2012, per diversi mesi restò indisponibile al pubblico per una verifica ambientale chiesta dall’Amministrazione in merito in particolare alla cisterna per il riscaldamento. L’impianto rimase chiuso per quasi un anno, la conseguente necessità di accasarsi in altra struttura in un altro comune accompagnata da un’emorragia di iscritti, lamenta Baldini nell’esposto, “provocò una lenta agonia tanto che il Viserba calcio fu costretto definitivamente a chiudere l’anno successivo mandando in fumo anni di lavoro”.

Nell’evolversi di una vicenda quanto mai complessa, il Comune di Rimini ha poi ripreso la gestione del campo di Viserba revocandola nel gennaio 2015 ai Delfini per motivi di interesse pubblico. I Delfini hanno presentato ricorso al TAR, ancora pendente, mentre sia il TAR che il Consiglio di Stato hanno già rigettato la richiesta di sospensiva del provvedimento.

Per Baldini però il capitolo non è chiuso e nel giugno 2016 ha presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna. Dopo un’ampia premessa in cui si esprimono forti perplessità sul bando stesso e sulla sua evoluzione, il punto contestato nello specifico è il corrispettivo di gestione di 16.000 euro erogato dall’Amministrazione ai Delfini per il periodo settembre-dicembre 2012, quando l’impianto era chiuso e a fronte di manutenzioni che secondo Baldini, fornendo documentazioni fotografiche, non furono eseguite.

Baldini chiede poi conto di due documenti discordanti rilasciati dall’Amministrazione in risposta a due separate richieste di accesso agli atti: in quello trasmesso al legale di Baldini risultava che dal resoconto dei Delfini la manutenzione nei mesi in questione era stata eseguita, in quello rilasciato in un diverso momento al consigliere Gioenzo Renzi invece la casella non era invece barrata.

Sui 16.000 euro l’Amministrazione, confermando quanto già risposto dal dirigente Chiodarelli il 9 dicembre 2014, conferma che erano stato correttamente erogato, a fronte del fatto che i Delfini – pur essendo costretti a tenere chiuso il campo agli utenti (per problemi che l’Amministrazione attribuiva anche a problemi causati dalla precedente gestione dello stesso Baldini) – avevano fatto ugualmente le residue attività di gestione come custodia, bidellaggio e manutenzione dell’impianto. E a fianco dei resoconti periodici contestati, per l’Amministrazione la correttezza dell’operato era suffragata soprattutto dai sopralluoghi effettuati di persona presso l’impianto dall’Ufficio Sport nei mesi in questione alla presenza dello stesso Baldini. A sua volta Baldini, su questo punto precisa che non ci sono stati sopralluoghi nei mesi in questione ma il primo fu a metà gennaio 2013.

Quanto ai resoconti discordanti, il segretario generale Laura Chiodarelli spiegava nella stessa risposta che “le discordanze indicate sono effettivamente sussistenti, ancorché ininfluenti, e pertanto segnalano una “modalità operativa” di archiviazione e gestione dei documenti da parte dell’Ufficio Sport scarsamente diligente”. Discordanze che l’Ufficio era chiamato “a correggere tempestivamente”.

La notizia dell’esposto è stata oggi da Baldini e dal suo legale Lorenzo Manfroni, a pochi giorni dalla fine di maggio quando sarebbe dovuta scadere, nelle condizioni iniziali del bando, la concessione quinquennale. In realtà l’originaria scadenza convenzionale era fissata al 31/05/2033 in virtù di interventi migliorativi che l’aggiudicatario avrebbe dovuto svolgere come da proposta vincitrice del bando. Ma, come detto, dal 2015 la gestione è passata al Comune che continuerà a farlo in attesa del pronunciamento del TAR.

A oggi comunque dalla Corte dei Conti non è ancora arrivata nessuna risposta all’esposto e il Comune non ha ricevuto alcun atto dalla Corte dei Conti in merito.

A margine, l’Amministrazione ricorda i dati dell’utilizzo da parte del settore giovanile scolastico: nell’anno 2015/2016 è stato registrato  + 94 % circa di ore utilizzate rispetto all’ultimo anno di gestione Delfini e l’incremento è stato confermato anche per l’anno che si sta concludendo, nel quale il comune ha rilasciato concessioni per oltre 25 ore settimanali per allenamento, occupando tutti i pomeriggi fino a sera contro le 7,5 ore settimanali dell’ultimo anno di gestione Delfini. La percentuale di aumento tra l’ultimo anno Delfini e oggi è del 240%