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Politica Riccione

Trc. Pizzolante: Tosi bugiarda. Nominato da Alfano nella segreteria di alternativa popolare

In foto: L'Onorevole Sergio Pizzolante
L'Onorevole Sergio Pizzolante
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 10 mag 2017 12:41 ~ ultimo agg. 16:03
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L’Onorevole Sergio Pizzolante torna a rivolgere parole molto dure nei confronti della candidata a Sindaco di Riccione Renata Tosi e del suo entourage sul tema sempre caldo del Trc. Come aveva già detto due giorni fa (vedi Notizia), secondo lui la Tosi sarebbe una bugiarda e l’onorevole ripercorre le tappe del suo lavoro di mediazione con il Governo nazionale. Pizzolante incolpa la Tosi di non aver fatto nulla per trovare un accordo ‘Perché l’obiettivo era quello di avere un pessimo Trc per esaltare le colpe del Pd. Sulla pelle di Riccione’.

Alcuni stralci della nota di Pizzolante:

“Torno sul Trc perché la possibilità di modificarlo è vitale per il futuro di Riccione. Per l’impatto ambientale, per la viabilità. E penso che non potrà farlo chi non l’ha voluto fare ( a Tosi) e chi l’ha portato a Riccione( la Vescovi). I fatti sono duri come le pietre. Ammettono che li ho aiutati a costruire un rapporto con il Ministro Lupi e l’allora direttore della struttura di missione del ministero, ingegner Ercole Incalza. La Tosi aveva vinto sul Trc e spettava a lei fermarlo. Però sentivo questo dovere. La signora Tosi e i rappresentanti dell’ex lista civica dicono che poi io avrei successivamente cambiato idea per l’accordo politico a Rimini con Gnassi. Il mio accordo politico con Gnassi a Rimini avviene circa un anno dopo le dimissioni di Lupi (marzo 2015) e l’arresto di Incalza. Prima delle dimissioni di Lupi e la tragedia di Incalza, faccio un pressing fortissimo sul ministero. Organizzo un incontro informale con Incalza e la Tosi accompagnata da Cristian Amatori. Obiettivo: come cambiare il Trc a Riccione. Struttura e percorso. Incalza dice che si può fare ma non dipende dal ministero perché il progetto è in capo al soggetto attuatore , l’agenzia della mobilità, ai comuni e alla Regione. Bisognava trovare un accordo a livello territoriale. Per favorirlo Incalza convocò una riunione istituzionale a Roma con i soggetti interessati. Un sindaco cosa dovrebbe fare? Abbassare i toni, cercare alleanze, fare politica insomma. Ad esempio stringere un accordo a Riccione con Ubaldi e i suoi che proponevano modifiche. Usare quell’accordo per mettere in difficoltà il Pd a Rimini e a Bologna. Per raggiungere l’obiettivo di una mediazione da sottoporre al Ministero. Ha fatto tutto il contrario. Ha litigato con tutti. Perché l’obiettivo era quello di avere un pessimo Trc per esaltare le colpe del Pd. Sulla pelle di Riccione.
Mi recai dalla Tosi per chiedere una relazione tecnica, sulla quale costruire una interrogazione parlamentare, mai ricevuta. Successivamente ci fu una interrogazione dell’on Ansaldi e una consulenza pagata ad un funzionario del ministero per farsi dire, a pagamento, quello che Incalza aveva detto gratis. una polemica pubblica tutta giocata in chiave locale.
Quindi, nessun dialogo con le istituzioni locali, interruzione dei rapporti con il deputato di Riccione. L’approssimazione, la furbizia, i veleni, il piccolo cabotaggio, sono i tratti distintivi dell’Amministrazione Tosi.  Come quando tifavano per i russi e per l’Aeroporto di Ancona”.

Nel corso dell’ultima Direzione Nazionale di Alternativa Popolare è stata delineata la nuova struttura organizzativa del partito e Angelino Alfano ha nominato come membro della Segreteria Nazionale anche l’on. Sergio Pizzolante. L’ufficio si segreteria sarà composto, oltre che da Pizzolante, da Maurizio Lupi (responsabile dei rapporti con gli altri movimenti), Tonino Gentile, sottosegretario allo sviluppo economico (responsabile tesseramento) e l’on. Dore Misuraca (delega agli Enti locali). Pizzolante sarà responsabile della costruzione del programma per il nuovo partito che si rivolge al ceto medio, al mondo delle imprese, delle professioni e dei talenti che si esprimono nel lavoro pubblico e privato. Inoltre, sarà responsabile del coordinamento e rapporto con le fondazioni culturali d’area, dalla Fondazione De Gasperi, a Costruire il Futuro, a Riformismo e Libertà, oltre che con i movimenti politici dell’area di centro per la piattaforma programmatica delle primarie dei moderati e dei liberali, dal Sindaco Tosi di Verona a Casini, Zanetti e altri movimenti locali e nazionali.

La dichiarazione di Pizzolante:

“E’ per me motivo di soddisfazione e uno stimolo importante lavorare per la costruzione del programma del nuovo partito del ceto medio e dei liberali”, dichiara “Certamente l’esperienza di Rimini e della Romagna degli ultimi anni e il lavoro svolto sulle tematiche del lavoro, del turismo e dell’impresa hanno avuto un ruolo fondamentale per l’attribuzione di questa responsabilità. Cercherò di essere all’altezza. Chiedo al mondo dell’impresa e del lavoro di Rimini e della Romagna di essermi vicino anche in questa nuova avventura”.

Le priorità sulle quali Pizzolante intende incentrare il programma di Alternativa Popolare è il lavoro e l’impresa: la povertà si sconfigge creando ricchezza; il lavoro si sviluppa solo facendo nascere più imprese e aiutando quelle attuali a crescere; ridurre il perimetro dello Stato e del pubblico, abbattere la burocrazia, ridurre le tasse e l’invadenza dello Stato.