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Attualità Rimini

Palas. Partecipazioni pubbliche in Rimini Congressi, con quotazione Borsa 15% in vendita

In foto: il Palas
il Palas
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 30 mag 2017 16:04 ~ ultimo agg. 31 mag 12:55
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Parere favorevole dalla V Commissione Consigliare a Rimini al “IV supplemento all’accordo per la realizzazione del nuovo centro congressi di Rimini”, che dovrebbe essere l’ultimo aggiornamento degli accordi conclusi a partire dal 2005 per definire realizzazione e finanziamento del nuovo Palas riminese. “In questi dodici anni si sono succeduti cambiamenti di scenario economici e politici rilevanti. Oggi, attraverso quello che auspichiamo possa essere l’aggiornamento finale, ci prefissiamo diversi obiettivi – spiega l’assessore alle partecipate Gian Luca Brasinia partire dal riequilibrio della compagine di Rimini Congressi (composta da Rimini Holding, Camera di Commercio e Provincia di Rimini), attraverso una sintesi positiva della posizione della Provincia di Rimini e una sua regolarizzazione in merito a partecipazioni ed obblighi finora non completamente adempiuti, anche a causa del radicale mutamento del contesto. Attraverso questa operazione si proseguirà nel percorso di trasparenza e razionalizzazione, facendo sì che Rimini Holding, Ccia e Provincia non abbiano più partecipazioni dirette nei settori fieristico e congressuale, che confluiranno, invece, tutte in Rimini Congressi, che arriverà a detenere il 65,07% di Ieg spa ed il 79% circa di Società del Palazzo dei Congressi”.
Il supplemento oggi approvato prevede il via libera alla proposta avanzata da Ieg di mantenere la proprietà dell’area di via Emilia, la cui vendita – prevista nell’accordo del 2005 insieme a quella dell’area di via della Fiera – non risulterebbe più necessaria. Secondo l’amministrazione il mantenimento della proprietà potrebbe essere anzi strategica per uno sviluppo di IEG.
Altro tassello, creare le condizioni per una futura privatizzazione economicamente conveniente del settore fieristico-congressuale, coerentemente – spiega una nota – con quanto deliberato dagli enti locali soci nel recente passato.
A differenza di quanto accaduto fino a quattro anni fa, il supplemento di accordo che il consiglio comunale sarà chiamato a votare non nasce da uno stato di necessità, ma da una capacità di dare una ulteriore prospettiva di sviluppo industriale al settore – sottolinea l’assessore Brasini – Oltre a confermare la sostenibilità del debito, frutto di previsioni di utili tali per cui dividendi ordinari e straordinari hanno permesso a Rimini Congressi di far fronte al debito contratto, l’accordo ci consente di pianificare una vendita delle azioni di Ieg economicamente vantaggiosa, con la collocazione per il 2018 auspicabilmente su un mercato più performante rispetto a quello previsto (ovvero su Mta, Mercato telematico azionario e non su Aim). La percentuale di azioni di Rimini Congressi che si prevede di collocare sul mercato non supererà il 15%, in modo tale da consentire a Rimini Congressi di mantenere la maggioranza assoluta di I.E.G. e di conservare il controllo pubblico di due siti che generano ricchezza e hanno una grande ricaduta sul nostro territorio. Non si andrà a privatizzare per necessità imminente, ma per rafforzare lo sviluppo di un comparto fondamentale per la nostra economia”.

Una notevole inversione di tendenza rispetto anche solo ad un anno fa quando, in un’analoga commissione, il presidente Cagnoni aveva aggiornato su un debito che ammontava a 69 milioni e l’assessore Brasini parlava di cauto ottimismo ma anche di preoccupazione per l’assunzione dell’indebitamento legata al venir meno del socio provincia e per le difficoltà della camera di commercio nell’erogazione di contributi.