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Nel Comune di Rimini 594 profughi o richiedenti asilo. Renzi (FdI) chiede più trasparenza

i 3 centri predisposti all’accoglienza umanitaria di Viale Toscana, Viale Puglia e Viale Piemonte. “ Come tutti sanno la Prefettura predispone l’arrivo di cittadini stranieri nel territorio comunale - sottolinea il Sindaco Renata Tosi - a seguito di una decisione presa unilateralmente dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, per cui siamo costretti a ricevere nel nostro territorio queste persone senza poterci opporre in alcun modo”. “Occorre considerare, quindi –continua il Sindaco - che tali situazioni emergenziali sono caratterizzate dalla imprevedibilità, che spesso non ci consente la preventiva adozione delle conseguenti misure, in quanto si opera in una condizione di urgenza e necessità volta alla salvaguardia della vita e della dignità di esseri umani. Noi Sindaci - precisa ancora Renata Tosi -siamo i più concreti referenti dei nostri cittadini, siamo i soggetti deputati a garantire coesione ed equilibri sociali sui territori. L’accoglienza dei migranti è possibile solo quando ha davanti a sé la concreta prospettiva della sostenibilità e dell’integrazione di cui troppo spesso non si tieneconto. E così facendo, le comunità si trovano spesso spiazzate e ,oggettivamente, crescono così malumore e problemi”.

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Al 27 Aprile sono presenti nel Comune di Rimini 536 profughi a cui vanno aggiunti i 58 con il l progetto Sprar per un totale di 594 profughi o richiedenti asilo, mentre sono 399 i profughi negli altri 12 Comuni della Provincia ( 22 a Riccione, 72 a Santarcangelo, 19 a Coriano, 22 a Verucchio, 24 a Novafeltria, 151 a Cattolica, 12 A Montescudo-Montecolombo, 4 a Maiolo, 8 a Bellaria I.Marina, 36 a Poggio Torriana, 4 a Morciano di Romagna, 25 a Misano Adriatico).

Lo riporta una risposta scritta al consigliere Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia) che nell’ultima seduta del Consiglio Comunale ha interrogata sulla situazione e sui costi dell’accoglienza dei profughi nel Comune di Rimini. Grazie ad una comunicazione della Prefettura all’Assessore, nella risposta si legge di cinque alberghi utilizzati per accogliere 100 migranti affidati direttamente dalla Prefettura, di due alberghi utilizzati per accogliere 25 migranti, presi in carico attualmente dagli Enti Gestori quali la Croce Rossa locale, la Coop. Sociale Eucrante, e di un albergo in carico alla Cooperativa CAD ( 68 migranti), per un totale di 193 profughi o richiedenti asilo .

Renzi lamenta però come non risulti dove sono sistemati gli altri 343 profughi e come non si sia risposto alla domanda se i profughi sono stati o saranno trasferiti dagli alberghi della fascia turistica, con l’avvio della stagione balneare, dove verranno trasferiti e se l’Amministrazione Comunale si è attivata con la Prefettura al riguardo. Non risulta, prosegue Renzi, che l’Amministrazione Comunale abbia svolto controlli sulle condizioni igienico sanitarie e sulla sicurezza delle strutture ricettive .

Si informa genericamente, prosegue Renzi, che la “ Prefettura, unitamente al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ed all’AUSL ha controllato fino ad ora 5 alberghi per la verifica delle prestazioni previste e nei casi in cui sono state riscontrate irregolarità, si è provveduto a diffidare i responsabili ad eliminarle con riserva di verificare l’avvenuto adempimento delle prescrizioni entro il termine prescritto”.

Per evitare che l’accoglienza si trasformi in business, Renzi ha chiesto che i soggetti, assegnatari del Bando pubblico, Cooperative sociali, Associazioni, Enti, albergatori, che ospitano i profughi, debbano giustificare i soldi pubblici ricevuti con la rendicontazione delle spese sostenute con fatture, scontrini, ecc.

La convenzione che disciplina l’accoglienza dei profughi – ricorda Renzi – oltre al vitto, alloggio, biancheria, abbigliamento ,diaria, prevede una serie di servizi per l’integrazione, quali l’assistenza linguistica e culturale, l’informazione sulla normativa in materia di immigrazione, il sostegno socio psicologico, l’assistenza sanitaria, corsi di italiano, socializzazione, orientamento al lavoro.

La rendicontazione delle spese sostenute nel 2016 con il Progetto Sprar non è stata inviata – prosegue Renzi – perché è in corso di elaborazione per essere trasmessa al Ministero dell’Interno entro il mese di Maggio. Il Progetto SPRAR con 58 profughi ( Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che fa capo direttamente al Comune di Rimini è gestito dalla Cooperativa Madonna della Carità con 40 adulti ed un costo di 535.900 euro nel 2016 e da una A.T.I. con capofila l’Associazione Papa Giovanni XXIII° in collaborazione con la Fondazione S.Giuseppe , l’Associazione S.Zavatta, la Coop. Millepiedi, la Coop. Madonna della Carità, la Coop. Eucrante, l’Associazione Arcobaleno, con 18 minori, ad un costo di 398.784 euro nel 2016. Il costo complessivo è di 934.684 euro.

Da Renzi un’ultima considerazione sui costi: aggiungendo ai costi dello SPRAR”i 536 profughi nel Comune di Rimini(6.753.600 euro) e i 399 profughi nei 12 Comuni della Provincia ( 5.099.400 euro) arriviamo ad costo generale annuo profughi, attuale, di 12. 715.684 euro, un grosso fiume di denaro pubblico”.