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I garanti in visita al carcere, torna il sovraffollamento

In foto: La casa circondariale di Rimini
La casa circondariale di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 4 mag 2017 16:12 ~ ultimo agg. 5 mag 12:03
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Questa mattina il Garante delle persone private della Libertà personale del Comune di Rimini, Ilaria Pruccoli, si è recata in visita alla Casa Circondariale di Rimini. Il garante è stato accompagnato da Marcello Marighelli, Garante dei detenuti della regione Emilia Romagna, da due sue collaboratrici e dalla Direttrice, dottoressa De Lorenzo. La visita è stata l’ occasione per mostrare l’ Istituto penitenziario a Marighelli, nominato Garante Regionale da inizio anno dopo il fine mandato di Desi Bruno.

La visita è stata occasione per confrontarsi insieme alla direttrice, all’ equipe educativa e al Comandante provvisorio, sulla situazione attuale della Casa Circondariale di Rimini e rilevarne criticità ed aspetti positivi. A fronte di una capienza regolamentare di 126 posti, i detenuti presenti al momento della visita sono 167, palesando nuovamente il problema del sovraffollamento. Altre criticità riscontrate sono la carenza di organico di polizia penitenziaria , la mancanza di un Comandante in pianta stabile e di una direzione presente non più di due giorni a settimana: alla De Lorenzo è affidata la direzione sia della Casa Circondariale di Rimini che quella di Ravenna. La visita all’interno dell’Istituto è iniziata verificando le condizioni degli alimenti nel magazzino e tutto è parso ben conservato.

E’ stato possibile visitare le due sezioni che ospitano i detenuti definitivi, la I e la II sezione, ristrutturate da non molto tempo. Queste sezioni, così come le altre all’ interno della Casa Circondariale, hanno il regime delle celle aperte per 9 ore al giorno, tale da permettere la libera circolazione dei detenuti all’ interno delle sezioni. Le celle possono ospitare dalle 2 alle 4 persone e sono risultate in buone condizioni.

La visita è proseguita nella VI sezione, denominata Vega, dove sono reclusi attualmente quattro detenuti transessuali, separati dal resto della popolazione carceraria per questioni di sicurezza. Qui si è avuto modo di constatare come la parte esterna dove si svolge l’ ora d’ aria per i detenuti transessuali sia inadeguata in quanto piccola di dimensioni. I detenuti della Vega non hanno evidenziato comunque particolari criticità.

La visita è terminata con l’ ispezione delle condizioni della SEATT, sezione a custodia attenuata, denominata Andromeda, dove i detenuti con problemi di dipendenza osservano un percorso educativo differenziato in collaborazione con il Sert. E’ parsa una struttura in buoni condizioni dove i detenuti hanno modo di sperimentare una vita comunitaria incentrata sul recupero del problema della dipendenza.

Aspetto positivo da sottolineare – conclude il resoconto della visita – è la presenza di un volontariato attivo e partecipe, insieme ad un equipe educativa attenta ai bisogni dei detenuti, all’interno dell’ Istituto di Rimini che da modo alle persone recluse di partecipare a numerose attività ricreative e formative di non poco rilievo.