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Politica Riccione

Caldari (Noi Riccionesi) su dimissioni: dirlo prima avrebbe messo Palas in difficoltà

In foto: Stefano Caldari
Stefano Caldari
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 2 mag 2017 13:48 ~ ultimo agg. 3 mag 09:24
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C’erano contratti da chiudere e un’assemblea già convocata per l’approvazione del bilancio, impossibile rivelare prima le dimissioni. Le precisazioni arrivano dall’ormai ex presidente e amministratore della New Palariccione Stefano Caldari che risponde, dai microfoni della trasmissione di Radio Icaro e Icaro Tv Tempo Reale, agli attacchi di Patto Civico che tre settimane fa all’annuncio della sua candidatura come capolista per Noi Riccionesi lo aveva definito, norme alla mano, ineleggibile. “Per me era fondamendale non dare adito a polemiche che mettessero l’azienda in difficoltà” dice.

Le dimissioni sono state comunicate venerdì proprio in quello che doveva essere il giorno della presentazione del bilancio. Purtroppo, per l’assenza del commissario prefettizio, l’assemblea è andata deserta. “Sono amareggiato” ammette Caldari ricordando che il bilancio avrebbe concluso un triennio di crescita importante per il palacongressi (il fatturato è sopra i 3 milioni). Nessuna ombra quindi “i documenti sono pubblici e consultabili” spiega in risposta all’affondo del candidato di Patto Civico Carlo Conti che venerdì aveva detto: “indagheremo su perché l’assemblea è andata deserta, verificheremo i contenuti del Bilancio ma intanto è evidente che la scelta di dimettersi non è stata ponderata ma praticamente obbligata. Avrebbe fatto più bella figura a dimettersi subito”.

Carlo lo conosco, è una persona a modo, lo apprezzo e ci conosciamo da tempo – commenta Caldari – quindi queste dichiarazioni lasciano il tempo che trovano. Mi dispiace però che la linea delle altre coalizioni sia quella dell’attacco personale e non del confronto di proposte per la città.