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Giovani Regione

"Blue Whale", l'allarme dalla Garante regionale

In foto: repertorio
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di Redazione   
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mer 31 mag 2017 13:33 ~ ultimo agg. 13:49
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Risulta in aumento il numero degli adolescenti che partecipa al cosiddetto ‘Blue Whale’, un ‘gioco’ che gioco non è”. A lanciare l’allarme su questa nuova pratica, sbarcata anche in Italia, che fa leva sull’autolesionismo dei teenagers è la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini. Si tratta infatti, spiega la Garante, “di una pratica di suggestione esercitata via web nei confronti di giovani e giovanissimi che vengono progressivamente indotti a compiere azioni via via più pericolose fino a mettere a repentaglio la loro vita”.

Si ritiene necessario, rimarca la Garavini, “richiamare l’attenzione dei ragazzi, delle ragazze, e anche degli adulti e delle istituzioni preposte all’educazione, alla tutela, alla prevenzione e alla cura del disagio in fase adolescenziale al fine di mettere in atto tutte le azioni necessarie per cogliere i segnali degli adolescenti coinvolti nel fenomeno e per predisporre risposte adeguate e tempestive, attivando la rete degli aiuti”. A questo proposito, la Garante ha diffuso in giornata alla rete regionale dei servizi una nota di Silvia Marzocchi, Procuratore della Repubblica per i minorenni, che richiama l’attenzione sul fenomeno e fa un appello ai servizi sociali affinché, in caso di coinvolgimento di un minore nel “gioco”, esercitino i loro propri autonomi poteri di vigilanza, di sostegno e intervento, resi peraltro possibili anche dalla collaborazione dei genitori, al fine di attivare programmi di aiuto e di supporto rivolti agli adolescenti e alle loro famiglie.