Indietro
menu
Attualità Cronaca

Attentato a Manchester, Isis rivendica. In Regione bandiere a mezz'asta

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 23 mag 2017 11:59 ~ ultimo agg. 15:34
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

22 morti, 60 feriti e almeno 12 dispersi (tutti adolescenti). Questo il tragico bilancio, ancora non definitivo, dell’attentato di lunedì sera a Manchester, dove un kamikaze si è fatto esplodere al concerto della popstar Ariana Grande. Tra le vittime figurano purtroppo anche dei bambini. Al momento non risultano italiani coinvolti. In mattinata l’Isis ha rivendicato l’attentato.

In segno di solidarietà alle vittime, sui pennoni dell’Assemblea legislativa regionale le bandiere di Regno Unito, Italia, Unione Europea e Regione sono state messe a mezz’asta. “Giovani vite innocenti spezzate dalla follia omicida – ha detto la presidente del consiglio Simonetta Saliera – esprimo solidarietà e vicinanza ai famigliari delle vittime e al popolo inglese: un vile attentato che provoca orrore e sgomento“.

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha convocato una riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) al Viminale. I concerti, come i luoghi affollati in generale, sono da tempo all’attenzione degli investigatori anche in Italia come possibili obiettivi di atti terroristici. Recenti circolari di polizia hanno invitato prefetti e questori a disporre misure adeguate di vigilanza in occasioni di manifestazioni che richiamano un alto numero di persone.

Una violenza assurda e inconcepibile, ancor più sconvolgente nel momento in cui provoca la morte di ragazze e ragazzi giovanissimi, vittime innocenti a cui va il pensiero di tutti noi. Ci stringiamo ai famigliari, ai feriti, alle autorità e a tutto il popolo del Regno Unito, cui l’intera comunità regionale dell’Emilia-Romagna esprime vicinanza e cordoglio”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Nel momento in cui sarebbe impossibile anche solo pensarle– prosegue Bonaccini- vediamo invece divenire realtà azioni dettate dall’odio, prive di alcuna giustificazione o radice plausibile in qualsiasi riflessione o analisi. Azioni che, unite all’immenso dolore per ciò che provocano, vanno contrastate con rigore e fermezza, insieme ai principi di civiltà e democrazia alla base della nostra società”.