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“Poveri, malati, soli”. Il Rapporto Caritas sulle povertà 2016

"Poveri, malati, soli". Il Rapporto Caritas sulle poverta 2016

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“Poveri, malati e soli”. Come ogni anno, il rapporto della Caritas non dà solo numeri ma sottolinea le criticità più preoccupanti che il territorio vive. Tra quelle evidenziate dal rapporto 2016 presentato oggi nella sede di via Madonna della Scala l’aumento, tra chi è costretto a chiedere aiuto per un letto o un pasto caldo, degli italiani sopra i 50 anni, segno che le emergenze che si trovano ad affrontare la Caritas e gli altri Enti che operano a sostegno delle fasce più deboli, sono sempre di più povertà radicate nel territorio e non di passaggio. Altre criticità, in un quadro sempre più articolato, quella delle famiglie con minori a carico, specie straniere, che devono affrontare problemi sia economici che di salute. E ancora l’incremento, anche nel riminese, dei profughi con difficoltà linguistiche, logistiche e psicologiche.

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Il rapporto integrale.

La sintesi conclusiva del rapporto:

La scelta di dedicare per due anni consecutivi il Rapporto al tema “salute e povertà” si è rivelata efficace. Questo binomio infatti ha presentato notevoli sfaccettature e un progressivo peggioramento nello scorrere del tempo, che necessitava di essere preso in esame.

Tutte le realtà fotografate mostrano una povertà in continuo mutamento, dove aumentano le famiglie di immigrati residenti da tempo sul territorio con minori a carico, i giovani profughi che scappano da territori di conflitti e che arrivati in Italia, terminati i progetti di emergenza, non sanno dove andare e gli uomini italiani, soli, con oltre 50 anni, rimasti disoccupati. Quest’aumento progressivo dell’età, fa sì che inevitabilmente crescano anche le problematiche di salute, così come il perpetuarsi di situazioni di disagio economico, provocano l’impossibilità di provvedere alle spese relative alla cura di sé e dei propri familiari.

Realtà quali Caritas diocesana, Ass. Papa Giovanni XXIII, Opera Sant’Antonio, Croce Rossa, Ambulatorio Anteas, Ass. Rumori Sinistri e Ambulatorio Extra-Cee mostrano come siano in aumento le persone che si rivolgono agli sportelli con problematiche di salute, aumentano infatti le distribuzioni di farmaci gratuiti, le donazioni di buoni per acquisti in farmacie convenzionate e cresce anche il numero di volontari esperti in ambito sanitario che scelgono di mettersi a servizio degli ultimi.

All’interno delle parrocchie crescono azioni di prossimità, quali distribuzioni di pacchi viveri a domicilio presso quelle famiglie dove sono presenti persone con problemi di salute, attività di animazione presso gli ospedali, consulenze con professionisti o formazione di gruppi di sostegno per i familiari di persone ammalate.

Anche gli Enti pubblici constatano un aumento di situazioni di disagio economico e di salute, sconvolgono i dati relativi a CSM e Sert, così come gli Sportelli Sociali dichiarano un aumento di richieste per motivi sanitari.

La ricerca sulle famiglie ha messo in evidenza quali siano i disagi e le situazioni di solitudine vissute da coloro che hanno problemi di salute. Al termine di questo Rapporto ci sembra importante ri-sottolineare proprio quanto emerso dalla ricerca:

Il Rapporto mostra anche come siano in aumento i progetti fatti da più realtà che si uniscono per gli stessi obiettivi, ci sembra che questa sia la strada giusta sulla quale camminare, perché il mettersi insieme stimola sempre più azioni nuove ed aiuta a non far sentire soli gli operatori e accompagnare in modo più attento coloro che sono in situazione di disagio.