Patto Civico, ecco la lista. Pizzolante: alla Tosi rimasti solo simboli
Una conferenza stampa per meglio articolare i punti del programma di Patto Civico Riccione, con il candidato Carlo Conti che annuncia, tra l’altro, il tutor per le imprese, l’assessorato alle imprese, il parco dello sport, il ritorno del Play Hall nella disponibilità dell’Amministrazione (non con gestione diretta). Per parlare di quello che alla fine resta sempre il tema più attuale a Riccione, il TRC: uno “scempio” voluto dal PD e affossato dalla Tosi che non lo ha fermato come promesso ma lo ha voluto “Il peggiore possibile”. E che sarà comunque una presenza ingombrante con cui fare i conti visto che lo stesso Conti mette in dubbio la stima di 5 milioni di passeggeri l’anno.
Ma i fuochi d’artificio li tira fuori a fine conferenza stampa Sergio Pizzolante, anima del progetto Patto Civico. Dopo averne avuto anche per il PD che “avrebbe dovuto chiedere scusa per il TRC”), si è lanciato in una tirata sul tema “chi ha davvero tradito la città?”. La maggioranza della Giunta, di Forza Italia, di Fratelli d’Italia ha lasciato la Tosi. Ma non solo: “Se voi prendete Noi Riccionesi, l’80% se ne sono andati via da quella esperienza. Chi ha tradito i riccionesi? L’80% che è andato via o il 20% che è rimasto? Fate questo calcolo e voi vedrete che a loro sono rimaste le etichette. Io vi ricordo che la Tosi e i suoi mentori sono nati qui perché hanno costruito un progetto civico. E uno dei motivi di rottura fra me e quel mondo sette anni fa era la questione, all’inizio, che loro non volevano simboli di partito. Ora gli sono rimasti solo i simboli di partito, senza le persone, senza volti”. Conclusione: “Chi li conosce, li evita”.
In lista, oltre al capolista Fabio Ubaldi, ci sono i tre ex consiglieri di Oltre: Filippo Urbinati, Ulrike Bonfini, Daniela Marchetti. Ci sobo Johnny Bezzi, presidente dell’Istituzione Cultura Riccione sotto l’amministrazione Tosi; Maurizio Pruccoli, ex assessore con Pironi. Tra gli altri, l’imprenditore Claudio Tamburini del Mojito.
Curiosità a margine: nella sintesi del programma c’è un “furto” letterario: “Riccione è come il blues, c’è dentro di tutto”, dalla frase di Dazeroadieci di Ligabue riferita nell’originale a Rimini.
I candidati:
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Fabio Ubaldi Imprenditore – Birrodromo
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Claudio Tamburini Imprenditore – Mojito
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Luciano Tononi Medico
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Marco De Pascale Avvocato
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Francesco Prete Commercialista
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Pruccoli Maurizio Lavoratore dipendente
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Dino Saponi Commerciante – Le cose di casa
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Barnabè Alessandro Consulente Finanziario
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Achilli Luciano Artigiano – Pensionato
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Giovanni Johnny Bezzi Avvocato
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Filippo Urbinati Geometra
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Gioele Gaddi Neo Laureato in Giurisprudenza
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Federico Casadei Geometra dipendente Hera
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Simone Bossoli Farmacista
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Del Bianco Davide Libero Professionista
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Maria Teresa Colombo Architetto – Board Confindustria Giovani
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Ulrike Bonfini Lavoratrice dipendente – Sanità
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Daniela Marchetti Consulente Aziendale
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Marisa Grossi Imprenditrice – Miatel
Dalla sintesi del programma di Patto Civico:
I capisaldi su turismo e divertimento. “Riccione – si legge nel programma – deve essere riprogettata e pensata tutto l’anno su alcuni assi strategici: Giorno-Notte; Estate-Inverno; Mare-Entroterra”. “La notte non deve più far paura. Al tempo della mucillagine la notte salvò il giorno.
Spegnere la notte significa perdere il giorno. Senza musica e senza notte Riccione non è più Riccione. Ma la notte non deve essere rumore, disordine, sballo. La differenza è nella qualità che produce equilibrio. La notte deve essere il luogo dell’innovazione, delle tendenze, della moda, della musica, tutta la musica. Non esistono la musica nobile e quella meno nobile dello sballo.
Esiste la musica di qualità. Conti Sindaco progetterà Riccione come fulcro di una Dance Valley, la tradizione, il classico, le
nuove tendenze. Riccione come Città Teatro. Il Palazzo dei Congressi diventerà il Palazzo degli Eventi, la mecca della Dance Valley.
Ogni luogo un palcoscenico, le piazze, le strade, i locali, le spiagge”.
Sull’impresa. “Con Carlo Conti sindaco l’Amministrazione sarà Pro Impresa. Dal ‘non si può fare al si può fare’. Chi vorrà investire avrà un tutor che lo accompagnerà dentro i percorsi amministrativi con un tempo stabilito per dare ogni risposta. Scaduto il tempo dovrà rispondere al Sindaco o all’Assessore. Occorre ribaltare il rapporto fra pubblico e privato. Oggi è solo il soggetto privato che deve dar conto al pubblico dei suoi comportamenti, con noi anche l’Amministrazione dovrà dare risposte motivate in tempi certi.
Per questo istituiremo la figura dell’Assessore all’impresa”.
Sul TRC:
Diffonderemo la CULTURA DELLA RIQUALIFICAZI0NE mettendo al centro della trasformazione della città il Progetto Urbano (pubblico e privato) attraverso dibattiti, workshops, conferenze, tavole rotonde e soprattutto Laboratori Stabili di