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Emmanuel è fuori pericolo. Trasferito in struttura riabilitativa

Aggressione a profugo. La perizia conferma: non fu razzismo

il furgone contro cui Emmanuel è stato scaraventato

Emmanuel Nnumani, il 25enne aggredito a Rimini, è stato dichiarato fuori pericolo e trasferito in una struttura riabilitativa.

A oltre venti giorni dal grave episodio, Emmanuel ha lasciato il nosocomio di viale Settembrini per essere trasferito in una struttura riabilitativa specializzata. “Un piccolo miracolo” l’ha definito il primario del Reparto di Anestesia Rianimazione Giuseppe Nardi che ha accompagnato il sindaco nella visita a Emmanuel, che è ancora visibilmente scosso, confuso e traumatizzato da quanto accaduto, ma le cui condizioni continuano gradualmente a migliorare.

Solo da poche ore i medici hanno potuto rimuovere la tracheostomia che lo aiutava a respirare: il ragazzo – fanno sapere dall’ospedale Infermi- è ora in grado di alimentarsi in maniera autonoma e di dire qualche parola. Riesce anche a relazionarsi e interagire col personale sanitario e con i membri del suo gruppo d’accoglienza durante brevi visite, sebbene sia ancora estremamente provato dal punto di vista fisico sia sotto l’aspetto psicologico. Il dottor Nardi e i suoi collaboratori hanno però sciolto la prognosi, dichiarando Emmanuel fuori pericolo di vita.

Un quadro clinico insperato alla vigilia, quando le condizioni del giovane apparivano disperate. Emmanuel ora dovrà affrontare un lungo percorso di riabilitazione e il cui esito non è affatto scontato. Al momento, oltre alla difficoltà a esprimersi, a livello motorio il paziente non muove la parte sinistra del corpo. “Avrà bisogno di un percorso di riabilitazione molto lungo e intenso – spiega il dottor Nardi – nella speranza di poter riacquistare la massima autonomia possibile. Diciamo che il fatto di averlo salvato è stato un risultato importante e per certi versi inaspettato. Sulla ripresa del paziente dopo la riabilitazione, al momento, è difficile fare ipotesi”.

Questa mattina il sindaco Gnassi ha fatto visita al ragazzo: “Ho portato ad Emmanuel la vicinanza e l’incoraggiamento della città Ha vinto una sfida importante, ma adesso si apre la fase più delicata e complessa, quella della riabilitazione. Un percorso che, grazie al permesso di soggiorno a scopo umanitario di un anno richiesto dal questore Improta, Emmanuel potrà portare avanti, nella speranza che possa recuperare quanto più possibile. Ora sarà importante stare al suo fianco, non lasciarlo solo, fargli sentire che fa parte di una comunità che lo vuole accogliere e che non intende abbandonarlo”.