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Contributi a bar Slot Free, a Riccione bando in arrivo. Tosi: impegno proseguirà

slotfree riccione

il marchio slotfree

Il Comune di Riccione ha ottenuto per il 2017 dalla Regione Emilia Romagna, unico in provincia di Rimini assieme al Comune di Verucchio, un finanziamento per avviare un progetto di prevenzione al gioco d’azzardo e di promozione del marchio Slot freeER. Hanno aderito al progetto Slot freeER, 44 dei 60 bar di Riccione che non hanno slot al loro interno. Con l’attivazione nei prossimi giorni di un bando, emesso del settore Servizi alla Persona del Comune di Riccione, verranno erogati dei contributi economici a vantaggio dei locali con il marchio Slot freeER, che starà ad indicare la rinuncia ad installare apparecchiature in grado di corrispondere vincite in denaro, a condizione che il titolare del bar presenti progetti ed iniziative di intrattenimento, come potrebbe essere ad esempio la consultazione gratuita di riviste o spazi giochi.

“A testimonianza della fattiva collaborazione che, assieme ad altri progetti, ho avviato e portato a buon a fine con l’ente regionale”, ricorda l’ex sindaco Renata Tosi oggi candidato.Il nostro impegno nella lotta al gioco d’azzardo patologico, continuerà ad essere fermo e concreto nel tempo, con il coinvolgimento della società civile e di tutti gli enti disponibili a lavorare in uno spirito di squadra che ci permetta di raggiungere obiettivi comuni. Dopo aver seminato nei tanti settori ne raccogliamo ora i frutti. Adesso guardo avanti, le recenti vicissitudini politiche che hanno segnato la Comunità, sono alle spalle. Mettere in campo azioni e progetti che prevengano i danni prodotti dalla ludopatia, con strumenti idonei e l’indispensabile coinvolgimento di tutti gli enti preposti, sarà uno spaccato della nostra azione futura. Favorire, come in questo caso, la disinstallazione delle macchinette da gioco, valorizzare spazi aggregativi e di socializzazione per i nostri ragazzi, costituirà una parte importante del mio futuro lavoro a tutela dei cittadini e allo stesso tempo dei nostri giovani”.