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Ambiente Rimini

Clean Sea Life e PuliAMO Rimini, via i rifiuti da spiaggia libera e lungofiume

In foto: i volontari e il "bottino"
i volontari e il
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 30 apr 2017 20:22 ~ ultimo agg. 21:55
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Oggi pomeriggio con partenza da Piazzale Boscovich, l’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente (ANPANA) di Rimini e Fondazione Cetacea di Riccione insieme ad un gruppo di volenterosi armati di guanti e sacchi hanno percorso la spiaggia libera e la scogliera artificiale nei pressi del porto di Rimini per ripulire il cuore di Marina Centro dai rifiuti che, a volte trasportati da fossi e fiumi, altre volte gettati direttamente a mare, giungono sulla nostra costa.
Ha fatto discutere in questi giorni un titolo apparso sul quotidiano La Stampa: Adriatico di plastica. Il titolo eccessivo – spiegano i promotori dell’iniziativa – ha comunque una sua ragione nel testo dell’articolo che denuncia l’inquinamento spaventoso di tutti i mari (non solo dell’Adriatico). A questa prima iniziativa seguirà un evento il 10  giugno insieme all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Rimini e una ventina fra associazioni, cooperative e soggetti interessati alla salute del mare.
Questi eventi sono promossi all’interno del Progetto Europeo “Clean Sea Life 2016-2020”, evento della durata di quattro anni volto a sensibilizzare ed agire attivamente per combattere il problema della marine litter, e a livello locale dalla campagna “Adotta un fosso” lanciata da ANPANA-Rimini, campagna aperta a tutti e coordinata tramite Facebook nella quale i partecipanti si prendono la responsabilità della cura di 50 metri di fosso a testa, ripulendolo periodicamente dai rifiuti.

grilli

puliAMO Rimini

Sempre oggi si è svolto il terzo appuntamento dell’associazione Grilli Pensanti, PuliAMO Rimini, come avvenuto precedentemente per Anfiteatro e spiaggia libera, i cittadini aderenti si sono trovati presso il ponte di via Coletti, “non per sostituirci agli enti preposti, ma per evidenziare la mancanza di educazione e amore per il nostro territorio. Le pessime abitudini, gettare anche solo un tappo di plastica fino a oggetti più voluminosi oltre che imbruttire l’ambiente è da incoscienti ed irresponsabili, poiché possono inquinare fino al mare e di conseguenza finire nei nostri piatti, in scorie praticamente invisibili, problema sollevato ultimamente da molti reportage sui vari media.
Le microplastiche praticamente indistrubbili ed altri materiali non naturali, dopo un non lunghissimo viaggio, vengono poi ingeriti da molti animali e quindi nella nostra catena alimentare”.