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Icaro Sport

Riccione Terme Perla Verde Duathlon. Assegnati i titoli italiani individuali

In foto: Le prime tre della gara femminile
Le prime tre della gara femminile
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 18 mar 2017 17:20
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Il TD SGRimini si conferma affidabile organizzatore con la regia di prove molto ben orchestrate che lasciano spazio a confronti agonistici molto accesi e di elevata qualità tecnica.

Gara individuale femminile

Sono poco meno di 200 le ragazze schierate sulla starting line del Campionato Italiano individuale femminile di Duathlon Sprint a Riccione questa mattina.

Nella gara femminile la favorita dei pronostici è indubbiamente Sara Dossena per il Raschiani Triathlon Pavese, ma l’atleta di casa del TD Rimini Giorgia Priarone è sicuramente l’avversaria da battere. Annamaria Mazzetti per le Fiamme Oro promette di non rendere semplice la vita alle due favorite. La prima frazione podistica con i suoi 5 km su due giri di percorso conferma le aspettative. Priarone e Dossena riescono a staccare nell’ultimo chilometro di frazione la Mazzetti. È Sara Dossena la prima ad entrare in T1, precedendo di soli tre secondi la Priarone. La Mazzetti le segue ad una quindicina di secondi ma si attarda in zona cambio e perde tempo prezioso. Un piccolo gruppetto riesce a rientrare su di lei riassorbendo il suo vantaggio. Nel gruppo ci sono atlete come Lisa Shanung, Verena Steinhauser, Federica Parodi e Alice Capone. La frazione ciclistica vede una grandissima performance delle due ragazze al comando, che riescono a mantenere e incrementare il vantaggio accumulato sulle inseguitrici. Il gruppo, nonostante sia compatto e folto, non riesce in alcun modo a riassorbire il gap. È di un minuto abbondante il vantaggio di Sara e Giorgia all’ingresso in T2. In gruppo ci sono Mazzetti, Capone, Mallozzi, Parodi e Steinhauser. Posata la bicicletta, la Dossena strappa subito nei primi 500 m di frazione. Giorgia non riesce a rispondere all’attacco e accumula poche decine di metri di ritardo che non riuscirà a colmare fino alla finish line. È la Dossena così la Campionessa Italiana 2017 di Duathlon Sprint qui a Riccione, protagonista di una gara autorevole che ne evidenzia una buonissima condizione di forma già ad inizio stagione. L’assegnazione della medaglia di bronzo è incerta fino agli ultimi metri di gara, con la Mazzetti che ha la meglio su Beatrice Mallozzi, grazie ad uno scatto deciso sul rettilineo di arrivo.

Sara Dossena: “Sapevo di stare molto bene oggi. Gli ultimi riscontri in allenamento mi hanno dato sicurezza. Sono partita in questa gara per fare il meglio e sono chiaramente soddisfatta del risultato ottenuto”.

Giorgia Priarone: “Oggi le gambe non hanno risposto come avrei voluto, soprattutto nella frazione ciclistica che solitamente è il mio punto vincente. La pesantezza alle gambe ha fortemente condizionato quindi l’ultima frazione podistica, impedendomi di rispondere all’attacco deciso di Sara. La stagione è solo all’inizio e si avvicinano rapidamente le gare di triathlon. Guardo a quelle”.

Annamaria Mazzetti: “Arrivo da un inverno nel quale ho staccato un po’ la spina dopo l’evento olimpico. Sapevo di non poter essere pienamente competitiva con due specialiste del duathlon come Giorgia e Sara. Sono comunque molto contenta del risultato e guardo con ottimismo alla stagione di triathlon che si sta per aprire”.

Gara individuale maschile

Alle 14 lo sparo dello starter indica l’inizio della gara individuale maschile. Sono oltre 500 gli atleti al via con il carabiniere Daniel Hofer a migliore accredito di giornata. Il compagno di squadra Massimo De Ponti, Mattia Camporesi, Andrea Secchiero, Marco Corrà, Dario Chitti, Massimo Cigana, Riccardo Mosso e Valerio Patanè sono solo alcuni degli atleti che sono qui a Rimini oggi, per rendere difficile la vita del carabiniere altoatesino.

Nessun atleta mette realmente il sigillo sulla prima frazione podistica; è un gruppetto compatto quello degli atleti che si portano insieme in zona cambio per iniziare la frazione ciclistica. Hofer, Secchiero, De Ponti, Chitti, Mosso, Camporesi e Steinwandter si preparano ad accendere la frazione ciclistica.

La bici scompagina le carte. Massimo Cigana sfodera la propria grande esperienza sulle due ruote e riesce a fare selezione nel gruppo. Si porta via la solita coppia di carabinieri con Hofer e De Ponti che ipotecano le medaglie. Ad una manciata di secondi Andrea Secchiero e Marcello Ugazio provano la difficile impresa di agganciare il podio.
Gli ultimi due chilometri e mezzo sono letteralmente una fiammata. De Ponti e Hofer allungano fin dai primi metri e staccano Cigana. È nelle retrovie però che si vedono cose straordinarie. Dario Chitti, attardato in T2, riesce invece a rendersi grande protagonista dell’ultima frazione podistica. Con una rimonta in arrestabile si porta a ridosso dei due carabinieri. Il primo a tagliare il traguardo è De Ponti, che si laurea Campione Italiano di Duathlon Sprint 2017, seguito ad una manciata di secondi da Daniel Hofer. Lontano dalle prime due medaglie ma grande interprete di frazione, è proprio Dario Chitti che si veste di bronzo.

Massimo De Ponti: “Abbiamo spinto forte la prima frazione podistica e poi, come spesso capita ultimamente, è mancata la collaborazione in bicicletta. Quando è rientrato Cigana siamo riusciti a fare una decisa selezione e a portarci nella seconda zona cambio con un margine di vantaggio sui nostri avversari. Io stavo bene e volevo con tutto me stesso il quinto titolo italiano. Così ho provato a strappare e a dare tutto quello che avevo. Sono molto contento dell’epilogo di questa gara”.

Daniel Hofer: “Sono stato poco bene questa settimana, per cui non pensavo di essere in grado di tenere il primo cinquemila insieme al gruppo di testa. Quando ho visto che il ritmo era sostenibile, mi sono agganciato a Massimo e ho provato a tenerlo fino agli ultimi metri. La sua frazione podistica finale è stata eccezionale e sono contento che il titolo italiano vada ai Carabinieri. Questo per me è l’ultimo campionato italiano con questa divisa. Saluto qui il Gruppo Sportivo Carabinieri e lo ringrazio per tutto quello che mi ha permesso di fare in questi anni; inizio oggi una nuova avventura della quale presto potrò parlare”.

Dario Chitti: “Arrivo da venti giorni di preparazione in Spagna e sapevo di stare molto bene. Ho gestito al meglio la prima frazione, ma a metà della seconda mi sono reso conto di avere la ruota posteriore della bicicletta agganciata male. Questo non mi ha permesso di rispondere agli scatti di Cigana e sono entrato in T2 con un ritardo che non mi ha consentito di entrare nei giochi per il titolo tricolore. Sono comunque molto contento della mia prestazione; mi resta solo il rammarico del non sapere cosa avrei potuto fare se non avessi avuto i problemi meccanici alla bici”.