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Politica Riccione

Patto Civico. Pizzolante: "Conti alternativa ai veleni". "Indecente" veto PD a Tirincanti

In foto: Pizzolante, Conti, Ubaldi e Pierani (Newsrimini.it)
Pizzolante, Conti, Ubaldi e Pierani (Newsrimini.it)
di Maurizio Ceccarini   
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lun 27 mar 2017 17:45 ~ ultimo agg. 28 mar 14:12
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Al Victor Pub a introdurre la presentazione di Carlo Conti, candidato di Patto Civico Riccione, è Sergio Pizzolante: “Un giovane con le idee chiare, una persona determinata e al tempo stesso tranquilla, con un amore viscerale per Riccione; una persona che non sa odiare, che non sa cosa sia il veleno, che non parla mai male di nessuno. ed è l’alternativa nei confronti di chi produce veleno, chi demonizza per le persone. Carlo è in grado uccidere la paura. E’ l’alternativa a questa elettricità negativa che c’è a Riccione”.

Su Patto Civico: “Noi uniamo e costruiamo una lista unica, un luogo del buon senso e della progettazione per contrastare questo diluvio di veleni che ha pervaso Riccione negli ultimi anni. Il ceto medio, le imprese, le professioni, i talenti, sceglie di fare un patto con la politica e non dell’antipolitica. Rigettiamo totalmente la logica del veleno. Il Patto Civico lancia un messaggio di pacificazione”.

A breve sarà aperta una sede a Riccione. “Sempre a breve faremo una riunione programmatica e una serie di eventi su questioni cruciali, in primis il turismo e il TRC. A proposito di turismo Riccione deve tornare ad avere un ruolo importante e non essere subordinata a Rimini. Stiamo lavorando su un’idea di turismo di almeno 8 mesi con rilancio della notte come valore e poi estate/inverno e mare e territorio. Ci impegneremo sulla logica del turismo on demand che rispetta le nuove dinamiche dell’economia mondiale”. Pizzolante ha dedicato la premessa ai rapporti col Partito Democratico: “Io non ho rotto con il PD, noi non abbiamo rotto con il PD, abbiamo semplicemente preso atto che all’interno del PD c’è un gruppo che si è arroccato su posizioni vecchie e conservatrici. Qui c’è una buona parte del PD, anzi la parte buona del PD”. Ma poi, quando è il momento di dare la parola all’ex  vicesindaco Luciano Tirincanti, Pizzolante si scalda sul muro fatto dal PD nei confronti di chi ha fatto parte dell’amministrazione Tosi: “Trovo indecente che quando il PD di Riccione va dal notaio per far cadere un’amministrazione e ci va insieme a dei compagni di viaggio, e sono diventati compagni di firma, e poi si pone un veto e una discriminazione su quei compagni di firma. Io lo trovo moralmente, prima che politicamente, indecente. Lo trovo figlio di una visione distorta della politica. Io trovo immorale questo moralismo, questa discriminazione sulle persone, trovo una parte del veleno della città che va dissolto”.

E sul TRC: “E’ un mostro che ha un padre, il PD che ha fatto le scelte sbagliate. E una madre, la Tosi che lo vuole così brutto a imperitura memoria del PD. Ci ha rimesso Riccione”.

“Sinceramente fino a ieri ero molto più titubante, ma questa mattina ho accettato senza indugi questa sfida – ha detto Conti – perché  essere il volto di persone che hanno una differente provenienza politica, riuscire a essere la loro sintesi è per me è un grandissimo onore e di questo vi ringrazio tantissimo. Ho capito che questo è veramente un “Patto Civico” ed è per questo che mi metto in gioco molto volentieri. Io sono un mediatore sportivo per definizione e per deformazione professionale, e rappresentare uno schieramento capace di raccogliere provenienze civili unite dallo stesso intento e amore pe la città”. Conti, ex assessore della giunta Tosi, é anche il figlio di Patrizia Fabbri, una delle 13 firmatarie della sfiducia al sindaco. Ma nessuna premeditazione: “La scelta l’ho fatta solo questa mattina”.

E anche una frecciata per una espressione usata dalla Tosi nei giorni scorsi: “Riccione non è “normale”, non può esserlo, non sarebbe di interesse e di traino. Riccione è innovativa, è alla moda ed è capace di lanciare le tendenze come ha sempre fatto”.

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Spicca al tavolo la presenza dell’ex sindaco PCI Terzo Pierani, che non rinnega la sua storia ma dice di essersi “disintossicato” e proprio per questo capace oggi di “parlare a tutti con civiltà e rispetto”, anche a chi ha provenienze e idee diverse: “Riccione ha urgenza di invertire rotta con obiettivi precisi. Se ci si mette a ragionare di cosa ha  bisogno Riccione si parte dal fatto che Riccione ha bisogno di un momento di unità. Ha bisogno di tutti. L’unione civica è un impegno di emergenza per una città che ha perso diversi punti. Mi sento già nelle orecchie accuse di tradimento e volta faccia. Sono disposto a dare un contributo disinteressato per affrontare questioni che riguardano la città. Non dobbiamo avere paura della gente, debbiamo stare in mezzo alla gente. Ho accettato di fare questa esperienza perché non è più tempo di settarismi”.

Ancora da definire la lista, capolista sarà comunque Fabio Ubaldi proveniente dall’esperienza di Oltre (che nel nome della lista non compare più): “Quella di oggi è l’istantanea migliore per descrivere questo momento in città. Oggi al di là degli estremismi serve una risposta seria e concreta. Oggi siamo quelli capaci di essere coerenti per respirare una nuova visione politica. Il leitmotiv di questa campagna elettorale è: noi abbiamo unito. Terzo Pierani in pochi semplici parole ha dimostrato di avere una lucidità che alcune classi dirigenti possono solo sognare e Carlo Conti  ha dimostrato nella scorsa legislatura una cosa fondamentale: si è fatto voler bene in modo trasversale, ha fatto bene il suo lavoro. Oggi è importante elevare la discussione politica e vorrei che la gente si allontanasse dai social network e dalle polemiche e partecipasse ai dibattiti politici per abbracciare un senso di politica che merita una città come la nostra”.

In chiusura, la parola anche a Luciano Tirincanti: “Partecipo a questo progetto che unisce mondi e realtà diverse. La mia è una scelta per Riccione, non cerco un posto perché già ce l’avevo, anzi vi ho rinunciato perché era diventato impossibile proseguire con la logica distruttiva e priva di ogni contenuto. Vorrei ricostruire quel senso di appartenenza alla città che a Riccione si è perso”.