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Attualità Rimini

Manifestazione antirazzista. Nel pomeriggio riunione operativa, intervista al sindaco

In foto: palazzo Garampi
palazzo Garampi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 23 mar 2017 12:14 ~ ultimo agg. 19:11
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Dopo l’aggressione a sfondo razzista di ieri sera, per confermare lo spirito che da sempre contraddistingue la città di Rimini e per ribadire il no ad ogni forma di violenza e discriminazione, l’Amministrazione comunale avanza la proposta di organizzare nei prossimi giorni una grande manifestazione antirazzista. Già nel pomeriggio alle 18 ci sarà nella Sala Giunta della Residenza Comunale una riunione operativa alla quale sono invitate le organizzazioni sindacali, le associazioni di volontariato, le forze politiche, i sindaci della Provincia, le forze dell’ordine.

L’amministrazione fa sapere anche di accogliere con favore l’iniziativa del questore Maurizio Improta, che sta valutando il rilascio di un permesso di soggiorno al giovane nigeriano aggredito per motivi umanitari. “Con la speranza che le condizioni del giovane migliorino – si legge – il provvedimento di iniziativa del questore consentirebbe di attivare tutta la rete di servizi sociali e di assistenza, consentendogli di avere un recupero meno difficoltoso. L’Amministrazione comunale non lo lascerà solo”.

La nota del comune

La Rimini solidale, accogliente, inclusiva, quella Rimini che solo l’altro ieri si è trovata nelle piazze con migliaia di giovani a dire no alle mafie e alla violenza, non può rimanere indifferente a quanto accaduto ieri sera al giovane nigeriano, brutalmente aggredito e ancora in gravi condizioni all’ospedale Infermi di Rimini. Nel ringraziare il questore e la Polizia di Stato per la prontezza con cui sono intervenuti e che ha permesso l’immediato arresto dell’autore dell’aggressione, rimane lo sgomento per un episodio su cui occorre far luce nei dettagli e nella dinamica, ma che presenta contorni inquietanti. Un tentato omicidio “aggravato da futili motivi e da motivi razziali”, che ci costringe a fare i conti con l’emergere di un razzismo e di una intolleranza che stride con la storia, la tradizione e la cultura di una città che ha nel suo dna la sensibilità all’accoglienza, che ha costruito la sua forza sulle relazioni, sugli incontri, sullo scambio. Questo atto di violenza è certamente isolato nella sua gravità, ma non possiamo far finta di dimenticare che ci sono episodi discriminatori e di intolleranza che lo hanno preceduto. Pensiamo a quanto accaduto poche settimane fa nella ex scuolina di Spadarolo. E’ quindi più di un campanello di allarme, è un vero e proprio schiaffo alla nostra comunità, che ora deve necessariamente interrogarsi sui valori e sui principi che la reggono. Al di là delle competenze e delle convenienze, serve una risposta netta, forte, inequivocabile da parte della comunità riminese intera. Questi sono valori non trattatibili, come la non violenza e l’accoglienza, di cui si deve tenere a mente anche nel dibattito e nel confronto a ogni livello, evitando l’uso di parole e toni eccessivi utili solo a infiammare gli animi, ma che non aiutano la comunità a crescere e progredire. Proprio per confermare lo spirito che da sempre contraddistingue la città e per ribadire il no ad ogni forma di violenza e discriminazione, l’Amministrazione avanza la proposta di organizzare nei prossimi giorni una grande manifestazione antirazzista. A tale scopo è convocata per oggi alle 18 nella Sala Giunta della Residenza Comunale una riunione operativa alla quale sono invitate le organizzazioni sindacali, le associazioni di volontariato, le forze politiche, i sindaci della Provincia, le forze dell’ordine, per dare voce a quella Rimini che lavora per l’inclusione e la convivenza.
Infine, accogliamo con favore l’iniziativa del questore Maurizio Improta, che sta valutando il rilascio di un permesso di soggiorno al giovane per motivi umanitari. Con la speranza che le condizioni del giovane migliorino, il provvedimento di iniziativa del questore consentirebbe di attivare tutta la rete di servizi sociali e di assistenza, consentendogli di avere un recupero meno difficoltoso. L’Amministrazione comunale non lo lascerà solo”.