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Indagine Confindustria: da aziende segnali positivi ma prudenti

la conferenza stampa

Nell’indagine congiunturale di Confindustria relativa al secondo semestre 2016 sul territorio di Rimini arrivano alcuni segnali positivi ma interpretati con prudenza dalle imprese e con un andamento a macchia di leopardo anche all’interno dello stesso settore. Il fatturato è in crescita dell’1,8%, la produzione dello 0,1%, l’occupazione del 5,3. Il metalmeccanico e l’agroalimentare sono i settori con i dati complessivamente migliori; le difficoltà arrivano da legno e mobili.

Sulle previsioni l’atteggiamento è riflessivo ma calano i pessimisti. Il presidente Maggioli rileva che “le aziende riminesi continuano a essere dinamiche, innovative e internazionalizzate. Sebbene con prudenza, i numeri invogliano a sperare che finalmente si possa intraprendere la strada della crescita“.

Nelle scorse settimane c’è stato un incontro con il management di Italian Exhibition Group e da Confindustria arriva il plauso alla fusione tra le fiere di Rimini e Vicenza: è stata scelta vincente.

In un contesto di accesso al credito ancora difficile, c’è anche la questione del futuro della Carim: l’assenza di sanzioni da parte di Bankitalia, dice Maggioli, è un aspetto positivo. “Peccato – rileva il presidente – non essere riusciti a creare una banca dell’area vasta ma è importante che si possa considerare chiuso il capitolo delle difficoltà. Ora bisogna trovare soluzioni in tempi brevi“. In merito ai dati sulla situazione dell’istituto pubblicati di recente: “Abbiamo costatato positivamente la rivalutazione del ruolo delle imprese del manifatturiero come asse portante dell’economia locale”. Da Maggioli un plauso alle fusioni che hanno rilanciato il credito cooperativo locale. Alla richiesta di un commento sull’abolizione dei voucher: “E’ stata una scelta di retroguardia. Andavano magari migliorati, ma erano uno strumento interessante”.

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