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Forlì Art Déco, quattro motivi per prenotare una visita alla mostra

In foto: la mostra
la mostra
di Sabrina Campanella   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 12 mar 2017 09:26 ~ ultimo agg. 09:14
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C’è tempo fino al 18 giugno per visitare a Forlì Art Déco ai Musei San Domenico. La mostra è un esuberante viaggio a tutto tondo negli anni ruggenti del primo ‘900. Percorsi guidati anche per i più piccoli.

Ecco quattro motivi validi per non lasciarsela scappare.

  • Una mostra unica e inedita

Si sviluppa attraverso dieci anni in tutto, ma febbrili ed esuberanti, il percorso espositivo di “Art Dèco”, a Forlì. Un viaggio denso, sfaccettato e corposo tra pittura e scultura, ma anche attraverso  le arti minori. In tutto 450 opere, divise in 16 sezioni monografiche che seguono un razionale ordine cronologico. In pratica qualcosa di inedito precedentemente in Italia. La mostra peraltro è curata dal maggior esperto italiano d’Art Dèco, il Prof. Terraroli.

  • Il Déco è glamour, mondano e divertente

L’aspetto che mi ha affascinato di più nell’esposizione sono le continue incursioni nel lifestyle italiano del dopoguerra. C’era bisogno di leggerezza e di bellezza per addolcire i foschi ricordi. Ecco perché non si tratta specificatamente di un tu per tu con una corrente artistica, ma, a Forlì, Art Déco è un’immersione totale in un vero e proprio fenomeno di costume e di gusto che si diffuse rapidamente attraverso riviste e periodici dell’epoca (che troverete in esposizione). Le donne alto-borghesi tagliano i capelli e accorciano le gonne, indossano caschi e cloche, aggiungono il make up e ammiccano consapevolmente, ispirate dalle grandi dive del cinema degli anni ’20.

forti art deco interno musei san domenico
Si perdono nella lussuria dellla bisessualità e fanno uso smodato di droghe. Vanno pazze per il blu pavone (colore di background lungo l’intero percorso della mostra), scoprono la tuta ((creata proprio in questi anni) e imparano a fare sport. Sono anche gli anni dei grandi viaggi , nei lussuosi vagon lits o a bordo dei mastodontici transatlantici, verso nuove mete di villeggiatura. Il Déco è tutto questo.

  • A tu per tu con le origini del Made in Italy

Dobbiamo a quel decennio ruggente che si snoda tra il 1919 e il 1929 la nascita del design e del Made in Italy. Pur se il punto di partenza è nostalgico, si guarda al passato e al grande artigianato italiano, è il punto di vista che è è tutto nuovo. Ceramiche, vetri, bronzi, decori cominciarono ad entrare nelle case e nella vita quotidiana. E’ proprio in epoca Déco che esplose, allora, una straordinaria produzione di oggetti d’artista e che ci fu un fiorire di industrie all’insegna di un rinnovamento dei linguaggi e dell’estetica. Portano il marchio di questi anni, ad esempio, l’illuminazione di Venini e di Fontana Arte, ma anche le ceramiche di Gio Ponti e gli arazzi di Depero. Un’eredità mica da poco…!

  • A Forlì Art Déco anche in versione famiglia

Se volete visitare la mostra evitando la fila vi consiglio di prenotare una visita guidata con Lisa Rodi, sorridente e preparata professionista. Gli orari li trovate qua. Penserà lei a farvi trovare biglietto d’ingresso e gli auricolari per seguirla passo passo nella visita senza perdervi nemmeno una parola. Lisa organizza anche visite guidate a misura di i bambini con laboratori artistici tematici in abbinamento,, dal titolo “Tidecorodecò”, così da rielaborare l’esperienza fatta al museo. Le prossime date utili per le “Visite animate in mostra”, per i più piccoli, sono domenica 26 febbraio mercoledì 8 e 29 marzo e infine il 12 aprile (per prenotare visita + laboratorio 0543 542795). Altrimenti, per una visita in autonomia, dal martedì al venerdì 9.39/19, di sabato e domenica fino alle 20.

da mytrolleyblog.com