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Cronaca Rimini

Atti persecutori e lesioni. 33enne arrestato per ripetute violenze sull'ex amante

In foto: repertorio
repertorio
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 13 mar 2017 11:50 ~ ultimo agg. 14 mar 11:19
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Nel primo pomeriggio di sabato, un equipaggio delle Volanti, è intervenuto in via Duca degli Abruzzi per quella che sembrava una “semplice” lite in strada: sul posto gli operatori sono stati subito raggiunti da una donna di 31 anni e da un uomo di 41 che hanno detto di essere stati aggrediti da un uomo armato di coltello, un 33enne macedone. Dopo averli portati in Questura, gli agenti sono riusciti a risalire ai fatti: la donna ha spiegato di aver avuto dal maggio scorso una relazione sentimentale col 33enne, sposato e padre di due figli. L’uomo però si è dimostrato geloso e violento e dopo due mesi la 31enne ha deciso di troncare il rapporto. Il macedone ha però iniziato a pedinarla, a chiamarla insistentemente a tutte le ore del giorno e della notte, presentandosi in svariate occasioni sia sotto la sua abitazione che sul posto di lavoro dove in un’occasione, dopo averla insultata pesantemente, l’ha percossa davanti a clienti e collaboratori.
La donna ha raccontato anche altre violenze subite che l’hanno spinta, per paura, a decidere di vivere in mezzo alla strada pur di evitare ogni contatto con l’ex. Nel primo pomeriggio di sabato l’ultimo episodio. Uscita da un bar nei pressi della stazione si è diretta con il bus in via Duca degli Abruzzi dove l’aspettava un amico. Mentre i due camminavano, il macedone l’ha afferrata per il braccio e ha estratto dalla tasca un coltello minacciandola: ”Adesso ti ammazzo..io so tutto di te..so dove abiti e dove lavori..stai attenta”. L’amico ha tentato di difendere la donna finendo colpito al volto da due pugni. Approfittando di un attimo di distrazione, i due amici sono riusciti a fuggire e a chiedere l’immediato intervento della Polizia. A carico del 33enne macedone c’erano denunce per violenze nei confronti della moglie. È stato arrestato per atti persecutori, lesioni e minacce aggravate, reato per il quale è stato associato presso la locale casa circondariale.