Indietro
menu
Ambiente Provincia

Attacco di lupi. Le associazioni ambientaliste lanciano appello

In foto: repertorio
repertorio
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 8 mar 2017 11:41 ~ ultimo agg. 11:44
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Dopo il recente attacco di un gregge a Mulazzano le associazioni ambientaliste intervengono per chiedere di preservare i lupi presenti sul territorio riminese e rivolgono un appello alle associazioni degli Allevatori per avviare una comune riflessione.

In base ai monitoraggi dell’ufficio tutela faunistica nel riminese è modesta la presenza di branchi di lupi, composti ognuno di 4 o 5 esemplari. “Ciò rende pertanto ingiustificata ogni forma di allarmismo“.

Tra le ipotesi per contenere gli attacchi c’è quella di una deroga alla legge che vieta gli abbattimenti, per consentirne l’uccisione del 5% della specie. Idea aborrita dagli ambientalisti che spiegano come il contenimento della specie avviene in modo naturale. Solo una coppia per branco si riproduce e con un solo parto all’anno, con un massimo di 4 e 5 cuccioli. A questo si aggiunge l’alta mortalità giovanile e la difficile sopravvivenza dei lupi allontanati dal branco con l’età adulta. Infine elevata è la mortalità per impatti con automezzi e incidenti vari.

 “Non esistendo seri censimenti a livello nazionale, non sarebbe possibile selezionare nè il numero nè le caratteristiche degli esemplari da abbattere; l’uccisione indifferenziata provocherebbe la destabilizzazione dei branchi, infine, maggiore difficoltà vi sarebbe nel contrastare il bracconaggio. Tutte azioni che otterrebbero come risultato un aggravamento della situazione, piuttosto che risolverla”.

L’appello agli Allevatori è che “nel legittimo desiderio di tutelare i propri animali da possibili attacchi, si adoperino per avvalersi dei cospicui fondi e dei mezzi messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna”. Fondi a disposizione per ricoveri notturni per il pascolo, reti mobili elettrificate a protezione del gregge, “cani da guardiania” appositamente addestrati, sensori collegati ad emissioni acustiche.

A firmare l’appello Guardie Ecozoofile Anpana-Rimini, Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente-Rimini, dnA (Difesa Natura Ambiente) onlus Rimini, Fondazione Cetacea, Italia Nostra Rimini, Legambiente Santarcangelo-Rimini, WWF Rimini