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Aggressione razziale. Stabile ma grave Emmanuel, comune lavora per manifestazione

i rilievi di polizia nel luogo dell'aggressione

Stabili ma gravi le condizioni di Emmanuel, il 25enne nigeriano vittima dell’aggressione di mercoledì sera da parte del 30enne Valerio Amato. Il ragazzo ha superato la notte ma è ancora intubato e i medici dell’ospedale Infermi si riservano ancora la prognosi.

Intanto l’amministrazione comunale continua a lavorare per organizzare una grande manifestazione antirazzista. Molto partecipato l’incontro convocato già ieri sera in sala Giunta. “Avevamo chiesto una risposta corale e questa risposta corale è arrivata” si legge in una nota del comune nella quale si spiega che sono stati oltre una trentina i rappresentanti di altrettante associazioni, sindacati, partiti e movimenti politici, amministrazioni locali della provincia e forze dell’ordine che hanno accolto l’appello. Tutti gli intervenuti hanno accolto la proposta e hanno dato la propria disponibilità per contribuire all’organizzazione di una manifestazione “che nasce senza distintivi – hanno sottolineato il sindaco Andrea Gnassi e il vicesindaco Gloria Lisi durante l’incontro – perché di tutta la comunità riminese. Una risposta collettiva, corale, per mostrare la Rimini che accoglie e include, aperta e ospitale, quella che da subito si è voluta incontrare per reagire alla viltà della violenza e dell’ignoranza con la forza della partecipazione e della coesione”.
In queste ore quindi l’Amministrazione si sta relazionando con tutti i soggetti del territorio per definire i dettagli della manifestazione. Inoltre sta seguendo da vicino le condizioni di salute di Emmanuel, monitorandone gli sviluppi insieme ai medici. “Lo spirito condiviso nell’incontro di ieri – sottolinea il vicesindaco Lisi – è stato quello di segnare una presa di posizione collettiva, forte e inequivocabile in grado di andare oltre, di avviare un processo di responsabilizzazione che tenga conto anche dell’importanza e del potere della parola, troppo spesso capace di fomentare l’odio e la violenza. Ieri abbiamo capito che si possono gettare le basi per un progetto di comunità che abbia come obiettivo la promozione di una cultura contro ogni forma di violenza, intolleranza e discriminazione”.