Aggressione razziale. Mauro: episodio da condannare ma niente strumentalizzazioni
“L’aggressione al giovane nigeriano è stato un atto criminale compiuto da uno squilibrato che delirando sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ha pronunciato frasi razziste.” A dirlo è Gennaro Mauro, consigliere comunale del Movimento Nazionale per la Sovranità che però chiede di evitare di strumentalizzare un episodio di criminalità per finalità politiche. “L’atto – prosegue – è stato compiuto da una persona malata, non esistono cause scatenanti, il razzismo in questo caso non c’entra nulla. La comunità riminese ha gli anticorpi per respingere ogni fenomeno di violenza razzista o meno, per questa ragione ritengo giusto dimostrare la vicinanza a questa giovane vita, così come ad ogni altra vittima di violenza.”
Mauro si rivolge poi al sindaco Gnassi e ad altri esponenti di maggioranza intervenuti ieri. “I riminesi – dice – non hanno bisogno di lezioni moraliste da nessuno, neanche dal sindaco, nessun “però” o “ma” si è insinuato in questa circostanza“. Secondo il consigliere “le resistenze al provvedimento di ricollocazione di una parte degli “ex nomadi” residenti a via Islanda non sono riconducibili a germi razzisti presenti nella collettività. Non si utilizzi il pretesto di quest’ultimo atto criminale per censurare e isolare chi protesta contro il progetto di Gnassi sulle micro aree sparse per la città. Non dividiamo la città su queste questioni, tutti insieme a manifestare la condanna all’atto criminale, ma anche tutti insieme a trovare una giusta soluzione per chiudere definitivamente il vergognoso insediamento di via Islanda.“