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Attualità Nazionale

Sempre più minorenni indotte alla prostituzione. Sono nigeriane e arrivano con i barconi

In foto: repertorio
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di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 1 feb 2017 17:44 ~ ultimo agg. 17:47
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La Comunità Papa Giovanni XXIII ha lanciato negli scorsi mesi la campagna “Questo è il mio corpo”. La campagna propone delle azioni per chiedere al parlamento e al governo italiani una legge che sanzioni il cliente, sulla scia del “modello nordico”, adottato in Svezia, Norvegia, Islanda, Francia, e auspicato dall’Unione europea.

www.questoeilmiocorpo.org

Dall’osservazione effettuata nel periodo dicembre 2016 – gennaio 2017 dalle 31 Unità di strada della Comunità Papa Giovanni XXIII, emerge un aumento delle minorenni indotte alla prostituzione, che in alcune zone arriva al 50% delle presenze in strada.

Il 6 Febbraio a Rimini ci sarà un incontro pubblico. Ore 21: “La visione antropologica della donna e il fenomeno della prostituzione” – Incontro pubblico presso Sala del Giudizio, via Tonini 1, Rimini. Intervengono la senatrice Francesca Puglisi, promotrice al senato di un disegno di legge che sanziona il cliente, On. Francesca Puglisi, promotrice al Senato del disegno di legge sul “modello nordico”, Maurizio Improta, questore di Rimini, Marie Merklinger, attivista di Space International, sopravvissuta alla prostituzione, Ilaria Baldini, Resistenza Femminista, Counsellor alla Casa delle donne maltrattate di Milano Rachele Nanni, psicologa e psicoterapeuta, Kristian Gianfreda, campagna “Questo è il mio corpo”.

A Settimo Torinese si è osservata una presenza di 25 vittime di tratta stimate minorenni su un totale di 40, a Trofarello(TO) 15 su 30. L’Unità di strada di Verona sud durante una recente rilevazione dicembre ha segnalato 20 ragazze presunte minorenni su 45. Le vittime, se contattate, dichiarano età tra i 18 e i 21 anni ma i loro tratti somatici e comportamentali consentono di ritenere con ragionevole certezza la minore età.

«A volte sono le stesse vittime presenti da più tempo a segnalarci preoccupate la presenza di ragazzine minorenni, chiedendoci di intervenire» raccontano i volontari delle Unità di strada.
Il fenomeno riguarda soprattutto minorenni nigeriane.
«Quelle che incontriamo in questo periodo sono tutte nuove – spiegano i responsabili dell’Unità di strada di Verona – Ci raccontano di essere arrivate da uno o due mesi con i barconi, dopo essere passate dalla Libia».

«Questa violenza protratta nei confronti di ragazzine è un fatto inaccettabile – dichiara Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII –. Chiediamo ai responsabili delle forze dell’ordine di applicare l’articolo 600 bis del Codice Penale che punisce con pena da 1 a 6 anni di reclusione chiunque commette atti sessuali nei confronti di minorenni dietro pagamento di corrispettivo con persone di età compresa tra i 14 e i 18 anni, mentre sotto i 14 anni è previsto il reato di pedofilia».

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni la Comunità papa Giovanni XXIII organizza una serie di eventi in occasione di santa Giuseppina Bakhita – l’8 febbraio – che fu resa schiava all’età di 7 anni ed è oggi simbolo di riscatto per le vittime di tratta (a Rimini il 6 Febbraio)