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Gioco d’azzardo: più fondi per il contrasto

Scoperto a scassinare slot aggredisce il titolare. Fermato dalla Polizia

repertorio

Norme più stringenti, fino al divieto di installare apparecchi per il gioco d’azzardo entro una distanza di 500 metri da scuole, luoghi di aggregazione giovanili e di culto, cioè quelli più frequentati dai ragazzi; iniziative di prevenzione e contrasto, maggiori finanziamenti ai Comuni  per progetti che valorizzino gli esercenti che scelgono di non installare macchine per il gioco d’azzardo nei loro locali e che, pertanto, aderiscono al marchio etico “SlotFreeER” voluto dalla Regione.

 

La Regione è in prima fila nella battaglia contro la ludopatia. In Emilia-Romagna, infatti, il 22,7% della popolazione tra i 15 e i 64 anni riferisce di aver giocato d’azzardo almeno una volta nel corso dell’anno. Tra questi, il 4,4% è a rischio – moderato o grave – di dipendenza. Ed è proprio per contrastare, prevenire e ridurre questo pericolo che la Regione ha rafforzato la propria normativa in tal senso, dopo che, prima in Italia a farlo, già nel 2013 aveva approvato una legge specifica sul tema. Due mesi fa, infatti, c’è stato il via libera “al Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili, con l’obiettivo di dire no alle mafie, legge che fra le altre misure introduce il divieto di slot machine entro 500 metri da scuole e luoghi di aggregazione giovanile.

 

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