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Savignanese-Rimini 1-5, "Il Buono, il Brutto, il Cattivo" secondo Baio

In foto: Buonaventura, Cicarevic, Valeriani e Bacchiocchi (foto Gilberto Poggi)
Buonaventura, Cicarevic, Valeriani e Bacchiocchi (foto Gilberto Poggi)
di Icaro Sport   
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lun 9 gen 2017 23:41 ~ ultimo agg. 11 gen 11:17
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SAVIGNANESE-RIMINI 1-5, “IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO” SECONDO BAIO

IL BUONO

L’Epifania tutte le feste si porta via ma la capolista non cambia via. Superiamo così, in groppa alla scopa di leader del campionato, il periodo delle festività e con esso tutti i timori che il Rimini potesse adagiarsi sugli effimeri allori di campione d’inverno.
Ogni ripartenza, si sa, porta sempre con sé nuove incognite insieme a quelle di sempre.
Bene. I nostri ragazzi hanno risposto alla grande, chiudendo il periodo tipico delle tombole non solo senza strascichi festaioli (e sinceramente non avevo dubbi) ma anzi completando una nuova prestigiosa “cinquina” ai danni della quotata ed ambiziosa Savignanese, zeppa di ex e forse anche per questo più impacciata del solito.
Erano chiamati a fare la partita i padroni di casa, invece è stato un dominio biancorosso, se non proprio nella qualità del gioco, sicuramente nel controllo pressoché totale ed agevole della situazione sul campo.
Un Rimini debordante dalla cintola in su e piuttosto ben abbottonato sotto di essa. Magari non splendido ma sicuramente tosto. Non era forse questo che si chiedeva, soprattutto in trasferta?
E comunque quale altra squadra in questo contesto potrebbe permettersi di schierare contemporaneamente un trio di attaccanti come Bonaventura-Cicarevic (sempre più a suo agio come vice-Ricchiuti)-Valori, senza sbilanciare più di tanto il suo assetto?

IL BRUTTO

Ho già accennato di una Savignanese sottotono ed apparsa preda di una certa sudditanza (alla terza sconfitta infatti coi biancorossi). I gialloblu di Farneti hanno sprecato secondo me l’occasione di dare una svolta determinante al loro già seppur ottimo campionato, non riuscendo a mettere in mostra quel gioco spigliato e propositivo che spesso li contraddistingue come una delle formazioni più organizzate del torneo di Eccellenza. Certo l’assenza di un faro come Dormi ha pesato notevolmente ma anche al Rimini mancavano il talento e l’esperienza di Ricchiuti e Scotti.
Se devo porre un accento non positivo sulla gara, direi che da entrambe le squadre ci si poteva attendere di più sotto il piano squisitamente riguardante il gioco. Ovvio che la pausa avrà influito un poco nell’arrugginire un poco gli automatismi ma il pessimo stato del terreno di gioco è un ulteriore imputato per le difficoltà e la non eccelsa velocità di manovra messa in mostra da entrambe le contendenti. Poi però cosa si può dire ad un Rimini che praticamente ogni volta che ci ha provato con convinzione, l’ha buttata dentro?

IL CATTIVO

Ci risiamo… Ancora una volta uno zelante Questore (in questo caso quello di Forlì-Cesena) che per non saper cosa di meglio fare per mantenere l'”Ordine pubblico” vieta la trasferta ai tifosi biancorossi, manco si trattasse di impedire le invasioni barbariche! A parte il fatto che sono convinto che sicuramente questo sia un record detenuto con gran distacco dai supporters biancorossi rispetto a qualsiasi controparte in Italia, continuo a chiedermi quale sia il vantaggio nella chiusura piuttosto che in una più che sacrosanta vigilanza e prevenzione, nel divieto piuttosto che nella regolamentazione. Mah!? Quel che è certo è che la maturità mostrata dai ragazzi della Curva Est parla più di mille slogan e meritava non solo il plauso (puntualmente arrivato) da parte della società ma anche di trovare seguito e far breccia nella sempre disincantata piazza riminese. La scelta di ritrovarsi al “Neri” a cantare per i colori biancorossi rappresentati dalla squadra dei Giovanissimi, piuttosto che recarsi polemicamente nei pressi dello stadio di Savignano non vi fa solo onore, ragazzi, ma rende tutti quelli che come me amano il Rimini, una volta in più orgogliosi di voi. Forza burdèl!

Baio