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Riordino ospedaliero. Cicchetti (M5S): perplessità sul futuro del Ceccarini

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l'ingresso dell'ospedale Ceccarini

Sono tante le perplessità che restano nel riminese nonostante il via libera ieri dai sindaci della Romagna (solo Bellaria ha votato No) al piano di riordino ospedaliero dell’Ausl. Ad evidenziare quelle che riguardano il futuro dell’ospedale Ceccarini di Riccione è il capogruppo in consiglio del Movimento 5 Stelle Vincenzo Cicchetti.
“Nel documento definitivo – scrive – notiamo solo che è stato tolto l’asterisco che specificava cosa si intendeva per Unità Semplice. Prima il Ceccarini doveva diventare una piattaforma semi-intensiva con progressiva trasformazione in una un’unità multidisciplinare, oggi che è stato tolto l’asterisco non si sa cosa dovrà diventare.” Secondo Cicchetti “è singolare che il sindaco Tosi abbia votato favorevolemente ad un documento meno descrittivo del precedente” anche perché “gli effetti di quell’assenso – prosegue – si dipaneranno quando non ci sarà più questa amministrazione.” Meglio sarebbe stato secondo il consigliere riportare il documento al vaglio del consiglio comunale.

A preoccupare il Movimento è la soppressione degli attuali 10 letti di terapia intensiva (che si traducono in strumenti diagnostici e personale preparato) per trasformarli in posti letto semplici. Cicchetti chiede allora garanzie su alcuni punti:
* Nominare un Direttore dell’U.O. di Rianimazione
* Mantenere i posti letto di terapia intensiva
* Mantenere l’UO di Cardiologia con un proprio Direttore, evitando di creare piattaforme.

I pazienti “critici” – conclude il consigliere – vengono curati dal personale della Rianimazione, della Cardiologia e della Medicina d’Urgenza sulla base delle rispettive competenze. La retorica verbale delle “piattaforme multidisciplinari” la lasciamo alle segreterie politiche.