Indietro
menu
Attualità Rimini

In centinaia alla marcia per la Pace. Insieme cristiani e musulmani

In foto: Foto di Riccardo Ghinelli
Foto di Riccardo Ghinelli
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 2 gen 2017 08:16 ~ ultimo agg. 3 gen 09:54
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_7emoop0t” width=”400″ height=”220″ /]

 

Un lungo corteo nel cuore della città per invocare la pace, camminando insieme, a fianco cristiani, musulmani, non credenti, per dire che un mondo diverso è possibile, un mondo dove si condivide e si convive in armonia. Un segno bello e importante nel pomeriggio di ieri per Rimini in occasione della Marcia per la Pace, ormai una tradizione per la città, nel primo giorno dell’anno e quest’anno ancora più significativa dopo l’attentato ad Istanbul. Questa edizione, per la prima volta, era promossa insieme dalla Diocesi, attraverso gli Uffici Missio e di Pastorale Sociale, e dalle associazioni, tra cui la comunità Papa Giovanni XXIII che ne è stata la prima promotrice. Presenti, come da diversi anni, anche i giovani musulmani di Rimini. Fiaccole, palloncini, preghiere e di fronte alla chiesa di Santa Rita un flash mob per richiamare i valori della “nonviolenza: stile di una politica per la Pace”, titolo dell’evento. A marciare anche il vescovo Monsignor Francesco Lambiasi e il rappresentante dell’associazione islamica “Il bene” El Moustapha Sati.

La conclusione in sala Manzoni dove ha preso la parola don Salvatore Leopizzi, di Pax Christi: “Rispondere al terrore con terrore, con la vendetta produce solo altra violenza, altri gesti terroristici. Bisogna inventare qualcosa di nuovo. Il Papa lo dice quando definisce la non violenza come qualcosa che deve avere creatività e impegno. La non violenza non è un atteggiamento passivo, uno starsene in pace, ma è intraprendere strade nuove“. Il Vescovo ha poi ricordato che la pace deve diventare un atteggiamento quotidiano, feriale, che deve pervadere ogni gesto. “Dobbiamo far diventare l’informazione sulla pace e la formazione sulla pace non un discorso d’elite, non un messaggio ad intermittenza, ma un messaggio diffuso. Dobbiamo passare dagli eventi, agli atteggiamenti“. Per chi lo desiderava c’è stata poi la messa, presieduta  da Monsignor Lambiasi in Basilica Cattedrale.