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Progresso-Rimini 0-1, "Il buono, il brutto, il cattivo" secondo Baio

In foto: La vignetta di Baio dopo Progresso-Rimini
La vignetta di Baio dopo Progresso-Rimini
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 20 dic 2016 10:50 ~ ultimo agg. 16:44
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PROGRESSO-RIMINI 0-1, “IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO” SECONDO BAIO

IL BUONO

Che emozione domenica. La prima volta non si scorda mai, figurarsi se si tratta di una partita del mio amato Rimini in diretta TV e addirittura… commentata da me!!
La tensione di questa vigilia ci attanagliava e si univa a quella della squadra, chiamata ad invertire una china pericolosa che, in mancanza di un risultato positivo in quel di Castel Maggiore, avrebbe potuto trasformare l’ambiente biancorosso in una vera e propria polveriera. E rovinare a tutti noi il clima natalizio.
Tutto invece è andato per il meglio.
La rete del rientrante Fabbri è stata il viatico per una soffertissima vittoria contro un Progresso organizzato e volitivo. Gara certamente non bella ma finalmente giocata con la dose di cuore e volontà necessaria per imporsi in campi dove la tecnica è sterilizzata e si perde tra la sabbia e le buche.
Insieme al Riminesissimo marcatore, menzione d’onore per un indemoniato Arlotti, che impiegato in un ruolo inedito ha dominato la fascia sinistra a tutte le latitudini.

IL BRUTTO

Io l’avevo scritto settimana scorsa. Mister Mastro in settimana lo aveva espressamente chiesto ai giocatori: “Dobbiamo essere BRUTTI e CATTIVI”! Gli estetismi della giocata ad effetto in questo campionato e su questi campi servono a poco ed anzi possono risultare controproducenti di fronte ad avversari col coltello tra i denti per i quali la partita contro il Rimini è la madre di tutte le battaglie. A Sant’Agostino era successo questo ed un rimini piacione e svogliato ci aveva rimesso le penne. Tutte le volte che non siamo entrati in campo con il giusto atteggiamento (Classe, Faenza..) anche trovando il vantaggio come a Meldola, siamo comunque andati in difficoltà. Il problema non è perdere o non vincere una partita ma essere messi sotto da formazioni che danno tutto quello che hanno in corpo e nel cuore. A Castel Maggiore invece seppur non sia stato un bel Rimini, gli attributi espressi dai ragazzi erano quelli necessari e l’applicazione non è mai venuta meno. Allora possiamo farlo! E se possiamo farlo, facciamolo sempre!!

IL CATTIVO

Diciamo la verità, la nostra è una squadra fatta di ragazzi bravi e tranquilli, tecnici e tendenzialmente abbastanza inesperti. Una squadra di buoni insomma. Si sentiva secondo me la mancanza di un “CATTIVO”. Di uno di quelli che giocano alla Gattuso e affrontano gli avversari a muso duro. Bene, questo Bacchiocchi che atterra direttamente in campo, si posiziona “Lì nel mezzo” e comincia subito a fare la voce grossa con personalità e randello, probabilmente era quello di cui avevamo bisogno.
Chissà perché certi giocatori con le caratteristiche sopracitate hanno quasi sempre anche la capacità di inserirsi in un impianto di gioco ed adattarvisi subito con una immediatezza ed una naturalezza disarmanti, come se in quella squadra ci stessero da una vita.
Subito dentro ad ogni azione, a interdire in maniera feroce rubando palla e dialogando coi nuovi compagni. Di queste doti aveva parlato lui stesso nella propria presentazione pochi giorni prima, ma in campo ha dimostrato anche una tecnica ed una visione di gioco che lasciano davvero ben sperare che abbiamo trovato un perno insostituibile per il centrocampo.
Io sfido chiunque non lo sapesse, ad aver immaginato che quella col Progresso fosse la prima partita di Nicolò con la maglia del Rimini!

Buon Natale e Felice anno biancorosso a tutti!

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