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Attualità Lavoro

Nel 2016 un milione di voucher nel settore turistico. CGIL: lavoro povero

In foto: Isabella Pavolucci e Graziano Urbinati
Isabella Pavolucci e Graziano Urbinati
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 14 dic 2016 14:15 ~ ultimo agg. 15 dic 13:05
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Turismo povero e lavoro povero“. Così la Cgil di Rimini marchia la stagione 2016. “Benché i dati di arrivi e presenze abbiano il più davanti – afferma il segretario generale Graziano Urbinatinon sono in linea con gli aumenti nazionali e soprattutto cala la qualità dell’offerta turistica e con essa la qualità di lavoro di chi opera nel settore”.

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Il primo semestre 2016 segna a Rimini un calo occupazionale nel settore alberghiero del 7,2%, 5,4 nel commercio. Come contraltare c’è un aumento sempre più evidente dei voucher. Nel 2015 erano 1.592.217, nei primi 10 mesi del 2016 sono già 1.850.685, la gran parte venduti in tabaccheria. Di questi un milione assorbiti dall’industria turistica. Calano anche le domande di disoccupazione, da 31.779 a fine novembre 2015 alle 25.521 dello stesso periodo di quest’anno con un meno 6.258. “Cogliamo l’aumento di alberghi che con offerte stracciate dequalificano l’offerta turistica del territorio, il fatto che oltre il 50% degli alberghi di Rimini sia in affitto non aiuta – aggiunge Urbinatie un aumento esponenziale dell’uso dei voucher, che ormai, di fatto, hanno sostituito il lavoro subordinato. Di qui anche il calo delle domande di disoccupazione, perché le persone non vantano più diritti per ottenerla“. “Nei primi anni in cui partì l’uso dei voucher – spiega Isabella Pavolucci Segretario generale FILCAMS CGIL Rimini – i ticket venivano usati, nel turismo, all’inizio e alla fine della stagione quando il lavoro era poco, oggi ormai la tendenza è di spalmarli su tutta la stagione. Da qui anche la spiegazione del calo di vertenze che stiamo registrando“.

Anche nell’estate 2016 sono state diverse le segnalazioni arrivate alla Cgil di lavoro sfruttato. Due i casi limite: a quello dei 28 lavoratori rimasti senza stipendio del lady Godiva se ne aggiunge un altro anche se in questo caso le lavoratrici non hanno portato avanti una vertenza. “Il caso – spiega la Giavolucci – delle lavoratrici di un’azienda di pulizie che ha preso in appalto la pulizia di un albergo a tre stelle. Veniva loro imposto di pulire in un’ora almeno quattro camere e di qui veniva fuori la tariffa oraria. In pratica lavoro a cottimo mascherato“.

Sui voucher la Cgil sta portando avanti la battaglia per il referendum che ne porti all’abolizione: a Rimini sono state raccolte 14mila firme. Inoltre il sindacato richiama la riqualificazione delle infrastutture e pone il problema della qualità del lavoro: “Sicuramente è importante lavorare sulla qualità del turismo, che vuol dire riqualificare le infrastrutture – conclude Urbinati – e quando dico infrastrutture penso all’aeroporto, ai collegamenti veloci con Bologna, alla metropolitana di costa, alla riqualificazione sismica delle strutture alberghiere. Ma l’hardware, utilizzando parole di altri, è anche la qualità e la dignità di lavoro di chi opera in queste strutture. Se manca questo pezzo, tutto il sistema rischia di saltare. Vogliamo rilanciarlo come tema forte in un dialogo con le associazioni di categoria e le istituzioni“.

 

Urbinati 2