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Cultura Rimini

Milton Glaser e la collezione Archivi della Modernità. Da sabato le mostre al FAR

In foto: Giorgio Conti al FAR
Giorgio Conti al FAR
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 1 dic 2016 14:50 ~ ultimo agg. 2 dic 11:10
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Si inaugura sabato alle 18 alla FAR (Fabbrica Arte Rimini, Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea) di Piazza Cavour, una mostra di manifesti di Milton Glaser, il graphic designer americano più importante  della seconda metà del novecento. Le opere provengono dall’Accademia delle Belle arti di Bologna, che Glaser frequentò, grazie ad una borsa di studio, nei primi anni Cinquanta. Sarà presente in mostra anche il manifesto balneare che Glaser realizzò per Rimini nel 1995, con la M a bagno nell’acqua del mare.

Ad integrare questa rassegna su Glaser e la grafica, e a completamento del trittico (già iniziato nel recente Rimini Foto D’Autunno), al 1° piano della Far, aprirà una rassegna di manifesti dalla collezione degli Archivi della Modernità-Venezia di Elia Barbiani e Giorgio Conti e da loro stessi ideata. Il titolo è “Arte, dissenso, utopia, ecologia si manifestano”.

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(…) Glaser è il Lewis Carroll della grafica, l’inventore di mera­viglie colorate, imparentate coi sottomarini gialli e con gli elefanti rosa. Milton Glaser ha colorato i capelli di Bob Dylan come fossero una parrucca di pensieri, ha percorso pianure di parole, ha messo i piedi di una M a bagno nel mare di Rimini e scalato monti psichedelici.

La nostra terra deve essere orgogliosa di aver ospitato la sua formazione di giovane pittore e di aver ispirato anche solo una manciata dei suoi sogni. (Massimo Pulini)

(…) glaser-per-riminiNegli anni ’60-’70 emergono nuovi movimenti di liberazione, ecologisti, di genere e nel mondo dell’arte una pletora di “ismi”. Non sempre però l’Altra grafica “di sinistra”, si coniuga con le sperimentazioni coeve delle avanguardie artistiche, che creano poster innovativi nel linguaggio estetico.  (…) “Le strade sono i nostri pennelli, le piazze le nostre tavolozze!” incitava Majakovskij. Oggi che il Contesto è cambiato con l’assolutismo del web e dei social network, il tessuto dei segni si è fatto globale e condiviso, ma i problemi della comunicazione e dei linguaggi grafici si sono realmente innovati? Ai poster(i) l’ardua sentenza! (Giorgio Conti, Archivi della Modernità-Venezia).


Ingresso libero / info 0541 704416  www.riminifar.it

Orario: tutti i giorni 10-13; 16-19 chiusi i lunedì non festivi

aperto il 31 dicembre dalla 22 fino a notte fonda

aperto il pomeriggio del 25 dicembre e 1 gennaio